«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare

lunedì 30 maggio 2011

Macedonia di fragole e kiwi con zucchero alla menta

Il sale aromatico ormai è un must tra i miei vasetti di spezie e aromi. Ma lo zucchero non l'avevo mai aromatizzato, se non con dello zenzero o della cannella... le erbe ancora mi mancavano.
Ho voluto provare questo zucchero alla menta su una macedonia di fragole e kiwi e devo dire che il risultato è stato entusiasmante!
Se poi, come me, gradite anche un goccio di liquore sulla frutta fresca, provate il gin per un abbinamento ancora più particolare... trovo che con le fragole stia divinamente. ^_^

Macedonia di fragole e kiwi con zucchero alla menta

INGREDIENTI: 2 porzioni
10 fragole (+ 2 per decorare)
2 kiwi
2 cucchiai di zucchero alla menta*
3 cucchiai di gin
1 cucchiaio di succo di limone
qualche foglia di menta

* Lo zucchero alla menta si prepara frullando 50 gr di zucchero di canna chiaro, meglio se a grana piuttosto grossa, con una decina di foglie di menta fresca, lavate ed asciugate. Riunite tutto in un piccolo mixer ed azionatelo a piccoli intervalli, in modo da mantenere la granulosità dello zucchero e da non annerire la menta. Potete conservarlo in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente.

PREPARAZIONE:
Sbucciate i kiwi e tagliateli a fettine sottili. Disponete a raggera le fette di kiwi su dei larghi piatti piani. Mescolate il succo di limone con il gin.
Lavate le fragole e tagliatele a piccoli cubetti, distribuitele sopra le fettine di kiwi e irrorate con l'emulsione di limone e gin. Decorate con qualche fogliolina di menta e con una fragola lasciata intera. Spargete un cucchiaio di zucchero alla menta sopra ogni porzione e servite.

Macedonia di fragole e kiwi con zucchero alla menta
Macedonia di fragole e kiwi con zucchero alla menta

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mercoledì 25 maggio 2011

Spaghetti con zucchine, yogurt, zafferano e limone

Questo è un condimento per pasta dal gusto molto fresco, e in giornate calde come quelle di oggi ci sta proprio bene.
Lo yogurt aiuta a mantecare e a rendere morbido il sugo senza appesantire e la scorza di limone profuma e contrasta benissimo con il sapore dolce delle zucchine. Io ho usato degli spaghetti, ma questo sugo è perfetto per qualsiasi formato di pasta... scegliete quello che preferite!

Spaghetti con zucchine, yogurt, zafferano e limone

INGREDIENTI: 2 porzioni
160 gr di spaghetti
2 zucchine non troppo grandi
poca cipolla dorata
3 cucchiai di yogurt bianco
scorza di limone
1 bustina di zafferano
olio extravergine d'oliva q.b.
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Lavate le zucchine spuntatele e tagliatele prima a metà per il lato lungo, dopodichè affettatele sottilmente. Fate un soffritto con la cipolla tritata e poco olio, aggiungete le zucchine e un pizzico di sale. Fate cuocere a fuoco vivace per qualche minuto, poi abbassate la fiamma e unite lo yogurt e lo zafferano sciolto in poca acqua. Nel frattempo avrete cotto la pasta al dente in acqua salata. A un minuto dalla cottura scolatela e aggiungetela nella padella del sugo. Unite la scorza di limone, fate saltare per amalgamare bene il condimento e servite. Questo piatto è ottimo anche da gustare quasi freddo.

Spaghetti con zucchine, yogurt, zafferano e limone

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lunedì 23 maggio 2011

Il mio piccolo angolo di paradiso

"Nel giardinaggio c'è qualcosa di simile alla presunzione e
 al piacere della creazione: si può plasmare un pezzetto di terra come
 si vuole, per l'estate ci si può procurare i frutti, i colori e i 
profumi che si preferiscono. Si può trasformare una piccola aiola,
 un paio di metri quadrati di nuda terra, in un mare di colori, in una 
delizia per gli occhi, in un angolo di paradiso".
Hermann Hesse (1877/1962), scrittore tedesco

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“Per fare un prato occorrono un trifoglio e un'ape. 

Un trifoglio e un'ape,

e il sogno.

Il sogno può bastare
se le api sono poche.”
Emily Dickinson (1830/1886), poetessa statunitense

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"Ho letto molto, e trovato soltanto incertezza, menzogna e fanatismo.
Delle cose essenziali so poco più di quanto non sapessi quando ero 
lattante.
Io preferisco piantare, seminare ed essere libero".
Voltaire (F.-M. Arouet) (1694/1778), filosofo e letterato francese

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"Un giardino è una cosa da cui dobbiamo essere stati cacciati; 
altrimenti, come avremmo potuto abbandonarlo?"

R. Borchardt (1877/1945), scrittore tedesco

sabato 21 maggio 2011

Riso freddo con carote, zucchine e olive

Un riso semplice, ma ricco di verdure di stagione. Il piatto è leggero, dal sapore delicato e bello da vedere con i suoi colori vivaci.
Si può mangiare freddo, come abbiamo fatto noi, ma è ottimo anche caldo.

Riso freddo con carote, zucchine e olive

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INGREDIENTI: 2 porzioni
150 gr di riso Roma (o parboiled)
1 zucchina media
2 carote
1 piccola cipolla rossa
10 olive verdi denocciolate
1/2 limone
olio extravergine d'oliva
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Fate lessare il riso in abbondante acqua salata. Nel frattempo lavate e mondate la verdura. Fate un soffritto con poco olio e la cipolla tritata, aggiungete le carote e le zucchine ridotte a filetti (potete usare una grattugia dai fori larghi). Regolate di sale, mescolate e lasciate cuocere una decina di minuti. Quindi spegnete e lasciate intiepidire le verdure. Tagliate le olive a rondelle e spremete il limone. Scolate il riso e fatelo raffreddare sotto l'acqua fresca. Riunite il riso e le verdure in un'insalatiera. Aggiungete le olive, il succo di limone e unite un filo d'olio a crudo. Mescolate e servite.

martedì 17 maggio 2011

Insalata di sgombro e ceci al profumo di menta

Amo lo sgombro, anche quello in scatola, soprattutto se al naturale. Lo condisco solitamente con un filo d'olio buono e un po di succo di limone, ma lo trovo anche adattissimo come ingrediente principe in golose insalatone miste, proprio come questa.
Una tavolozza di colori che abbina sapori decisi e contrastanti!

Insalata di sgombro e ceci al profumo di menta

INGREDIENTI:
1 porzione (piatto unico)


150 gr di sgombro al naturale
80 gr di ceci prelessati
4 ravanelli
2 foglie di radicchio di chioggia
2 foglie di lattuga romana
1/4 di cipolla bianca
menta fresca
succo di limone
olio extravergine d'oliva
pepe nero
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Tagliate la cipolla a fettine sottilissime e mettetela a bagno in acqua fredda per una decina di minuti, dopodichè sgrondatela bene dall'acqua. Lavate le insalate e tagliatele a tocchetti. Mondate i ravanelli e tagliateli a rondelle sottili.
Preparate un emulsione con qualche cucchiaio di olio, del succo di limone a piacere e un pizzico di sale.
Riunite le verdure sul piatto, sgocciolate lo sgombro dal liquido di conserva e disponete i filetti di pesce sopra le verdure. Irrorate l'insalata con l'emulsione di olio e limone e macinate del pepe nero a piacere.
Decorate il piatto con delle profumate foglioline di menta fresca.

Insalata di sgombro e ceci al profumo di menta
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sabato 14 maggio 2011

Guazzetto o zuppa di cozze

Oggi vi propongo una ricetta di quelle veloci, a mio parere uno dei modi più gustosi di assaporare le cozze... nel guazzetto con il pomodoro ci affogherei! :D
Queste nella foto però, devo essere sincera, non le ho preparate io, ma le ho gustate in un ristorante sul lungomare di Alassio, circa un mese fà.
E che rabbia quando, finito il pane, è rimasto nella padella tutto quel buon sughino. Senza timore (e anche senza pudore) mi sono armata di una valva di cozza bella grande è l'ho usata a mò di cucchiaio per "sorseggiare" un po' del guazzetto rimasto... che delizia!

Guazzetto o zuppa di cozze
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INGREDIENTI: per 4 persone
2 Kg di cozze
2 spicchi d'aglio
prezzemolo
500 gr di pomodori
olio q.b.
sale q.b.
pane casereccio 4 fette

PREPARAZIONE:
Tritare il prezzemolo e l'aglio finemente, tagliare i pomodori a dadini e soffriggere il tutto in una padella con sale e pepe.
Dopo circa 10 minuti unirvi le cozze e cuocerle (chiudendo la padella con coperchio) finché non si aprono.
Abbrustolire nel frattempo del pane casereccio e servire insieme.

[fonte ricetta www.cozza.it]


Ricordo agli amici che passano di qui, che fino al 21 maggio è aperto il 2° contest per About Food ... per partecipare cliccate sul banner qui sotto. Vi aspettiamo numerosi!!!

about food

martedì 10 maggio 2011

Bucatini alla Norma

Si lo so, per le melanzane buone e di stagione è ancora un po' prestino, ma ne avevo proprio voglia! Che ci posso fare?
Questa ricetta non l'avevo mai preparata pensando fosse lunga e laboriosa, soprattutto per il fatto di lasciare le melanzane a spurgare con il sale per almeno un'ora.
Ma io ho trovato l'alternativa veloce e ugualmente buona: invece della classica Black Beauty ho usato la Melanzana Tonda Violetta di Firenze, quella dalla buccia più chiara, con una polpa con pochi semi e soprattutto dal sapore affatto amaro.

Venendo alla ricetta della Norma, sapete perché questa pasta si chiama così?
Il nome deriva dall'opera di Vincenzo Bellini come omaggio all'artista catanese dai suoi compesani.
Beh ... se metterete questo sottofondo mentre assaporate il piatto, vi potreste anche commuovere dalla bontà!

Bucatini alla Norma

INGREDIENTI: 2 porzioni
160 gr di bucatini (o spaghetti)
1 melanzana
1/2 cipolla dorata
1 spicchio d'aglio
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
250 gr di pomodori maturi
40 gr di ricotta salata
3 foglie di basilico
abbondante olio per friggere
sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
Lavate la melanzana e tagliatela a fettine alte circa 1/2 cm. Mettetele a bagno in acqua ben salata per 15 minuti. Scolatele e tamponatele con carta da cucina e infarinatele su entrambi i lati. Scrollate la farina in eccesso e friggetele in olio ben caldo. Quando le fette di melanzana sono ben dorate scolatele su carta assorbente per eliminare l'unto in eccesso.
Preparate il sugo facendo rosolare la cipolla tritata in un tegame con due cucchiai di olio, insieme allo spicchio d'aglio schiacciato. Aggiungete i pomodori tagliati a pezzetti, aggiustate di sale e pepe e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 15 minuti. Unite le foglie di basilico spezzettate con le mani e cuocete per altri 5 minuti.
Lessate i bucatini in acqua salata per circa 8 minuti, scolateli al dente e conditeli con la ricotta grattugiata. Mescolatevi anche la salsa di pomodoro e le melanzane fritte. Sporzionate nei piatti e completate con altre fettine di melanzana fritte, una grattata di ricotta salata e del basilico fresco.

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venerdì 6 maggio 2011

Stinco di maiale alla birra

L'ispirazione per questa ricetta viene dal sito CiboVino di Sergio Maria Teutonico.
Devo dire che ho fatto qualche variante rispetto all'originale, quindi riporto qui sotto la mia versione.
Il risultato è ottimo: carne morbidissima, succulenta e davvero saporita!

Stinco di maiale alla birra

INGREDIENTI: per 2 persone
2 stinchi di maiale senza cotenna (300 gr circa a stinco)
erbe fresche tritate (rosmarino, salvia, timo, ecc.)
olio extravergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.
1/2 litro di birra chiara (o  rossa ma dolce)
2 carote

Per l'olio aromatico:
1 spicchio d'aglio
6 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 foglie di salvia
un rametto di rosmarino
2 foglie di alloro
2 grani di pepe nero
4 bacche di ginepro

PREPARAZIONE:
Come prima cosa prepariamo l’olio aromatico: pestate in un mortaio il pepe e le bacche di ginepro. Fate scaldare in un pentolino l’olio evo (attenzione a non arrivare al punto di fumo! l'olio deve scaldarsi bene ma non bollire). Togliete dal fuoco e aggiungete le erbe, le spezie pestate a mortaio e lo spicchio d’aglio leggermente schiacciato. Lasciate in infusione fino a che l'olio non sarà freddo, quindi filtratelo.

Preriscaldate il forno a 200°.
Praticate con un coltellino dei piccoli fori nella carne (circa 5-6 per stinco) e aiutandovi con il dito inserite all’interno le erbe fresche tritate. Massaggiate gli stinchi con l’olio aromatico..
Fate rosolare bene gli stinchi su tutti i lati per qualche minuto in una teglia o una grossa padella che possa poi andare in forno (deve avere il coperchio!).
Terminata la rosolatura aggiungete le carote tagliate a pezzetti, unite tutta la birra, salate e pepate quindi trasferite subito la teglia senza coperchio nel forno a 200° e lasciatela per circa una decina di minuti per fare evaporare la nota alcolica.
Quindi incoperchiate e abbassate la temperatura a 160°. Cuocete per 2 ore circa, girando gli stinchi dopo la prima ora.
Trascorso il tempo scoprite e alzando la temperatura a 170° fate andare ancora per 20 minuti per fare prendere colore alla carne. Girate gli stinchi dopo metà tempo.

Scolate gli stinchi dal fondo di cottura che frullerete per renderlo omogeneo. Se dovesse servire potete addensare la salsa con una punta di cucchiaio di maizena sciolta in poca acqua fredda.

Servite con patate al forno o con una classica polenta.

Potete accompagnare con la stessa birra che avete usato per la cottura dello stinco. Oppure come abbiamo fatto noi beveteci sopra un ottimo Pinot Nero rosso Alto Adige.

Stinco di maiale alla birra

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Partecipo con questa ricetta alla raccolta

martedì 3 maggio 2011

Riso con robiola di Roccaverano, asparagi e fragole fresche

Come si dice? Ho scoperto l'acqua calda ... forse quella che per me è una novità, anzi una rivelazione, per qualcuno di voi sarà già nota da tempi immemori! :)
Beh, direte voi, e che mai avrà scoperto? Ma la fantasticissima, ultrabuonissima, meravigliosissima, supergolosissima Robiola di Roccaverano.
Latte crudo, pura capra, cremosa, fresca ed intensa insieme. Che dire di più? Metà me la sono mangiatà pura spalmata su fette di pane accompagnata con una succosa pera e l'altro pezzo l'ho usato per questo riso agli asparagi.
In questo piatto le fragole fresche possono sembrare pura e semplice decorazione e invece con gli altri sapori ci stanno davvero a meraviglia... provate!

Riso con robiola di Roccaverano, asparagi e fragole fresche

INGREDIENTI: 2 porzioni
160 gr di riso Carnaroli
una decina di asparagi
70 gr di robiola di Roccaverano
50 cl. circa di brodo vegetale
4 fragole ben mature
1/2 bicchiere di vino bianco secco
poca cipolla bianca
30 gr di burro
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Lavate gli asparagi e tagliate l'ultimo pezzo del gambo nel caso sia troppo legnoso e duro. Pulite la parte terminale dei gambi degli asparagi togliendo la parte superficiale con un pelapatate. Tagliateli quindi a piccoli tocchetti lasciando intere le punte.
Fate un soffritto con burro e un trito molto fine cipolla. Aggiungete i pezzetti di asparagi (non le cimette) e fateli rosolare per qualche minuto. Unite il riso e fatelo tostare. Sfumate quindi con il vino.
Cuocete il riso aggiungendo a mano a mano il brodo ben caldo. Regolate di sale. Aggiungete le cime di aparagi soltanto quando mancano pochi minuti alla fine della cottura del riso.
Spegnete la fiamma e mantecate con la robiola. Sporzionate il riso nei piatti.
Lavate e tagliate le fragole a fettine e disponetele sopra il riso.

Riso con robiola di Roccaverano, asparagi e fragole fresche

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lunedì 2 maggio 2011

Ad ogni Regina il suo Castello

A volte capita di non trovare più la strada giusta, e non sempre la colpa è di un segnale "birichino" o consumato dal tempo.

da che parte vado?

A volte invece il messaggio è chiarissimo ^_^

uomo avvisato...

L'importante è perseverare ... andare avanti...

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... e accorgersi tutto d'un tratto che si è arrivati alla meta... ed è splendida!

la meta

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l'amica farfalla ^_^

La leggenda del Castello della Regina

In una montagna sopra Brembilla, tra Sant'Antonio Abbandonato e la forcella di Bura, c'era un castello che era comandato da una regina. Era una donna forte e guerriera, andava sempre in testa ai suoi soldati nelle battaglie e ritornava ogni volta vittoriosa al suo castello. Quando ritornava dalle sue guerre ... continua

Per una passeggiata nella natura:
Monte Castello della Regina (mt. 1.424)
salita da Catremerio: h. 1,45
info: www.pieroweb.com