«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare

mercoledì 31 agosto 2011

Riso e grano saraceno alle verdure estive

... ovvero la cupola saracena! ^_^
Volevo chiamarla così questa "creazione", questo piatto che è una via di mezzo tra un'architettura orientaleggiante e un quadro astratto. Ma poi mi sono trattenuta ed ho optato per un titolo più classico.
In fondo gli ingredienti sono semplici e molto mediterranei: un piatto senza glutine, ma adattissimo a tutti gli amanti di verdura e cereali.

Riso e grano saraceno alle verdure estive  

INGREDIENTI: 2 porzioni
100 gr di riso basmati
50 gr di grano saraceno
1 piccola melanzana violetta
1 peperone rosso grosso e carnoso
1 peperoncino
olio extravergine d'oliva q.b.
1 cucchiaino di origano essiccato
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Fate lessare il riso e il grano saraceno in abbondante acqua salata (13-15 minuti circa).
Lavate le verdure e tagliatele a cubetti molto piccoli. Scaldate un po' di olio in una padella con un pezzetto di peperoncino e cuocetevi i cubetti di peperone per 6-7- minuti.
Toglietene dalla padella più della metà e unite quindi i cubetti di melanzana, portate a cottura aggiungendo l'origano e regolando di sale. Se dovesse servire unite alle verdure qualche cucchiaio di acqua di cottura del riso.
Scolatele il riso e il grano saraceno e uniteli nella padella delle verdure. Mescolate e condite con un filo di olio a crudo. Dividete quindi le porzioni in due scodelle e compattate bene il riso con il dorso di un cucchiaio. Appoggiate un piatto piano sopra ogni scodella, capovolgete, battete leggermente sul fondo della scodella e create così la forma a "cupola".
Con un frullatore ad immersione riducete in crema i cubetti di peperone già cotto che avevate tenuto da parte (unite un pizzico di sale, qualche cucchiaio di acqua di cottura del riso e due cucchiai di olio per creare una crema omogenea).
Completate versando tutto attorno la crema di peperone rosso e profumate con altro origano.
Questo piatto è ottimo se servito tiepido perché risaltano meglio i profumi delle verdure.

Riso e grano saraceno alle verdure estive

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venerdì 26 agosto 2011

Soutzoukakia

Il Soutzoukakia è una specialità regionale di Smirne (ai giorni nostri Izmir). Anche se questo è un piatto prevalentemente greco, il nome è sicuramente di origine turca perché deriva dalla parola "soutzouk" (tipiche salsicce turche di piccole dimensioni).
Tradizionalmente, il piatto è una ricetta turca. Ma nel 1922, in seguito all'inasprimento dei rapporti tra turchi e greci che vivevano in Turchia, è avvenuta una emigrazione di massa di cittadini greci di ritorno nella loro terra natia. I greci fuggiti dalla Turchia hanno quindi portato con loro la ricetta di questo piatto, adottandolo così nella cucina popolare greca. Il piatto è ora comunemente cucinato in moltissime taverne greche ed è una ricetta molto popolare.

La maggior parte delle ricette avranno diverse combinazioni di carne, ma le ricette tradizionali comprendono agnello e manzo in una combinazione 1:1. Ogni chef le cucina in maniera differente, e quindi può aggiungere carne bovina e suina alla miscela per rendere il soutzoukakia più saporito.

Altri ingredienti che vengono aggiunti possono includere foglie di alloro, erbe come origano, aneto, prezzemolo, ecc. La carne viene poi impastata con erbe e spezie per creare piccole quenelle a forma di salsiccia. Queste generalmente vengono prima fritte e poi unite alla salsa, ma in alcune versioni le polpette vengono cotte direttamente nella salsa a base di pomodoro condito con cumino e prezzemolo.
Esiste anche una versione ripiena di queste polpette in cui il centro viene farcito con del formaggio Kefalotyri. Un'altra variante suggerisce di mescolare il formaggio Feta con il Kefalotyri.

Il Soutzoukakia è generalmente servito come piatto principale, accompagnato per tradizione da riso al vapore. Altri principali accompagnamenti possono essere purè di patate, verdure a vapore o patate fritte.

[note tradotte da http://www.ifood.tv ]

Soutzoukakia


Ed ecco la ricetta... trovate in rosso le mie annotazioni, varianti o aggiunte all'originale.

INGREDIENTI: 
5 porzioni (4 polpette a persona)

per le polpette:
500 gr di carne macinata (io ho usato solo manzo)
2 spicchi di aglio tritati
2 foglie di salvia tritate
1/2 cucchiaino di timo essiccato
1 cucchiaino di cumino in polvere
1/4 di bicchiere di vino bianco secco
2 fette di pane casereccio (useremo solo la mollica bagnata e strizzata)
5 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 uovo
sale, pepe q.b.
farina bianca
olio per friggere

per la salsa:
300 gr di pomodori pelati e tritati (oppure salsa di pomodoro)
poca cipolla bianca tritata
1 bicchiere di acqua
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
una noce di burro (io ho usato 3 cucchiai di olio)
sale, pepe q.b.

PREPARAZIONE:
In un contenitore mettete tutti gli ingredienti e amalgamate bene. Fate le polpette a forma allungata e infarinatele. Mettete l'olio a scaldare e friggetele. Credo che l'espressione "friggetele" sia impropria data la quantità scarsa di olio. Sarebbe più corretto dire che le polpette vengono rosolate in padella. L'importante è farle cuocere bene su tutti i lati.

Nel frattempo preparate la salsa (io ho soffritto la cipolla in qualche cucchiaio di olio, ho aggiunto la salsa di pomodoro, l'acqua, le spezie, regolato di sale e pepe) e fatela bollire dolcemente.
Prima che si addensi del tutto aggiungete le polpette fritte e lasciatele a fuoco basso per 15-20 minuti.

Se le gustate il giorno dopo saranno ancora più buone perché i sapori e i profumi del sugo e delle polpette si saranno amalgamati divinamente.

[fonte ricetta: libro "Cucina Greca con ricette tradizionali", edizioni Toubi's]

Soutzoukakia

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lunedì 22 agosto 2011

Cefalonia, così selvaggia, così dolce

A Cefalonia mi sento a casa, mi piace pensare che ogni volta che torno in Italia un pochino di me rimane laggiù, in quell'isola splendida come un gioiello.
Adoro la sua natura selvaggia e i suoi profumi intensi che riescono ogni volta a rubare un pezzetto del mio cuore. Amo come riesce a coccolarmi dolcemente e farmi sentire bene.
Grazie... mia isola.

micro e macro

il blu dell'orizzonte

felice di essere lì

spuma e meraviglia

colori da amare

la mia isola, così selvaggia, così dolce

beach, drink & relax

la quiete della sera

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