E' bello ogni tanto provare qualche sapore nuovo che non si è mai assaggiato. Io sono sempre felice di sperimentare in cucina e quando si tratta, come in questo caso, di cibi di tradizione antichissima, non posso proprio farne a meno.
Della colatura di alici di Cetara ne avevo sempre sentito parlare e molto bene, ma era una di quelle cose che mancavano nei miei menù.
Ora che l'ho provata posso dire... che mi ero persa fino ad ora!!!
Deliziosamente sapida, ha un sapore intenso di mare, è perfetta da abbinare ad ingredienti semplicissimi: un'ottima pasta che sa di grano, pomodori maturi e di stagione e il profumo del basilico fresco.
Il risultato è un piatto basilare, ma straordinariamente buono!
INGREDIENTI: 2 porzioni
160 gr di mafalde (pasta tipica campana)
1 pomodoro cuore di bue
5 foglie di basilico fresco
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di colatura di alici di Cetara
PREPARAZIONE:
Praticate un taglio a croce sulla buccia del pomodoro. Gettatelo in acqua in ebollizione per 1 minuto.
Levatelo e immergetelo subito in acqua freddissima, quindi spellatelo e tagliatelo a listarelle.
Scaldate l'olio extravergine in una padella e unitevi il pomodoro e le foglie di basilico. Lasciate cuocere a fiamma bassa senza salare.
Nel frattempo fate lessare la pasta (circa 10 minuti) in abbondante acqua NON SALATA. Scolate la pasta e saltatela per qualche minuto nella padella con il pomodoro, aggiungendo qualche cucchiaio di acqua di cottura in modo che rilasci un po' di amido e si mantechi bene.
Spegnete la fiamma, aggiungete la colatura di alici e mescolate. Sporzionate la pasta nei piatti e servite.
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ahh ecco!! cavolo voglio provarci.. graziee grazieee
RispondiEliminain effetti è da un po' che vedo la colatura e ne sento parlare, devo colmare la lacuna e soddisfare la mia curiosità...prima o poi...
RispondiEliminabuona serata,
Valentina
Quando si dice che sono gli ingredienti e la loro qualità a fare la differenza. Io la colatura l'adoro e in un piatto di pasta con il pomodoro fresco mi incuriosisce! Fin'ora l'ho utilizzata in paste bianche, ma dovrò provare! Un bacio
RispondiEliminaLa colatura di alici è un ingrediente meraviglioso, dona alla pasta un sapore unico..... :)
RispondiEliminacolatura....che voglia!
RispondiEliminaL'ho scoperta all'ultimo slow fish di Genova e mi son detta "come ho fatto senza fino ad ora!"
RispondiEliminaUna vera rivelazione!!
Altro che cuore di bue....quel pomodoro è un cuore perfetto, disegnato addirittura!
RispondiEliminaRicetta semplice ed efficace, se poi una pensa alla umile storia della colatura, nata dalla povertà e dal bisogno e trasformata in oro liquido....beh, quello è davvero un prezioso valore aggiunto al piatto!!
Un saluto,
Fabi
La colatura di alici non l'ho mai porvata, anzi a dire il vero prima d'ora non ne avevo neppure mai sentito parlare, ma dopo la tua descrizione e dopo aver visto questa gran bel piatto di pasta...beh, mi metterò alla ricerca!
RispondiEliminaCiao, una pasta semplice semplice che hai esaltato ed arricchito in modo davvero gustoso!
RispondiEliminaLa colatura di alici dalle nostre parti proprio non si trova, ma abbiamo avuto la fortuna di poterla assaggiare grazie ad un'altra blogger...sublime!
Da quel tocco che fa la differenza.
Immaginiamo con la pasta al pomodoro...
baci baci