Dalle nostre parti di giornate così non se ne vedono molte durante l'anno e quando ci sono bisogna approfittarne.
Sabato scorso quindi abbiamo deciso di fare una gita sulle nostre montagne per goderci l'aria pura e un po' di sole.
Meta della giornata è stata la zona dove si incontrano due vallate bergamasche: la Val Seriana e la Val Brembana. Esattamente siamo partiti da Zambla Alta, piccola frazione di Oltre il Colle, per salire a piedi lungo il sentiero che porta al monte Grem (mt. 2049).
Dopo aver percorso un sentiero che sale attraverso un fitto bosco, siamo finalmente arrivati in mezza costa, su verdi prati e ampi pascoli ancora verdissimi e fioriti.
Dall'alto il paesaggio era veramente suggestivo e, data la giornata particolarmente tersa, la vista panoramica permetteva di vedere tutta la vallata sottostante.
Mentre camminavo, un prato in particolare ha attirato la mia attenzione ... era stracolmo di cicoria selvatica (Taraxacum officinale, chiamato anche comunemente "soffione" o "dente di leone") e non ho saputo resistere al richiamo, soprattutto sapendo che ci sarebbe stata una differenza abissale tra il sapore della stessa erba raccolta nei nostri prati (vatti più a fidare!) e questa che cresce in mezzo al nulla a quasi duemila metri di altitudine.
Ho riempito quindi per bene un sacchetto di carta contenta di aver concluso al meglio questa splendida giornata.
Ho deciso di utilizzare la cicoria raccolta preparando due ricette semplici, una che si ispira alla tradizione romana cioè la "Cicoria strascinata" e un primo piatto inventato al momento riciclando il giorno dopo un po' della cicoria strascinata avanzata.
Cicoria strascinata
INGREDIENTI: per 2 persone
500 gr. di cicoria selvatica (foglie di Tarassaco)
2 spicchi d'aglio
olio extravergine d'oliva
pepe (o peperoncino)
sale
PREPARAZIONE:
Mondare e lavare la cicoria e successivamente lessarla per 5 minuti in acqua non salata.
In una padella con qualche cucchiaio d'olio far rosolare gli spicchi d'aglio leggermente schiacciati.
Scolare la cicoria (conservare l'acqua di cottura), strizzarla e farla quindi saltare in padella insaporendo con sale, pepe o peperoncino.
Dopo qualche minuto di cottura a fuoco vivace (6-7 minuti) servire a tavola la "cicoria strascinata" ben calda.
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Tortiglioni con cicoria selvatica all'aceto balsamico
INGREDIENTI: per 2 persone
160 gr di pasta formato tortiglioni
200 gr di cicoria già bollita e ripassata in padella con aglio, olio e peperoncino
100 gr di passata di pomodoro
3 cucchiai di aceto balsamico
Parmigiano Reggiano grattugiato
poca cipolla
sale
PREPARAZIONE:
Cuocere la pasta nell'acqua dove è stata lessata la cicoria, avendo soltanto l'accortezza di regolarla di sale (se non volete sentire troppo il sapore amaro della cicoria, bollite la pasta in semplice acqua salata).
Mettere un tegame sul fuoco con un po' di olio e la cipolla tritata finemente. Quando la cipolla è imbiondita aggiungere la passata di pomodoro e regolare di sale.
Far cuocere per 5 minuti e quindi aggiungere la cicoria. Mescolare e lasciar cuocere per altri 5 minuti.
Scolare la pasta, versarla nel tegame del condimento e aggiungere l'aceto balsamico.
Saltare i tortiglioni a fuoco vivace e servire con una spolverata di Parmigiano Reggiano.
Con quest'ultima ricetta partecipo al contest
aver trovato tutta quella cicoria, per te, deve esserestato un po' come per un pirata trovare il baule col tesoro!
RispondiEliminaImmagino che soddisfazione e quali progetti balenassero nella tua testa mentre raccoglievi tutte quelle verdure al sapor di montagna!
e la loro fine mi sembra azzeccatussima, questa pasta ha un'aria così grezza (nel senso di genuina) ma al contempo gustosa, deve essere stata proprio una bella gita quella li!
eh sì è stata una caccia al tesoro di quelle divertenti .... proprio perchè cotta nell'acqua dove ho lessato la cicoria, la pasta diventa di colore giallo scuro e quindi dà quell'idea rustica e "grezza"!
RispondiEliminaBuona la cicoria... l'ho mangiata solo una volta, a Roma, proprio strascinata... ne conservo ancora il ricordo, che meraviglia!
RispondiElimina/Dalle mie parti non l'ho mai vista in vendita, non sarà che viene venduta sotto un'altro nome?
Magari la trovi come puntarelle o catalogna, ma non è quella selvatica. La cicoria di campo è più amara e saporita.
RispondiEliminabuoooni!adoro l'uso delle erbe di campo e l acicoria è splendida...poi con l'agro dell'aceto...
RispondiEliminaGRande idea e gustosissima ricetta!!!
RispondiEliminaAnch'io rimiro le erbette selvatiche quando sono in quei di franciacorta...ma non le raccolgo causa vicinanza di campi trattati coi diserbanti :(La prossima volta vengo con te, ok?:)
Molto belle le tue immagini di paesaggi...
RispondiEliminaAnche a noi piace la cicoria, buonissima, amarognola si, ma stupenda!
La faccio ripassata, come me, o la metto nel ripieno di torte salate!
Baci!
sarà anche amara però è buona, presentata così o con la pasta ancora più buona!
RispondiEliminaBellissime ricette ma soprattutto stupenda cicoriella selvatica... Sarebbe stata l'ideale per il piatto che ho preparato oggi e che posterò fra poco... Peccato, io non l'ho trovata! :(
RispondiEliminaUn abbraccio,
Ornella
grazie carissime... avete proprio ragione il sapore amarognolo della cicoria è davvero particolare, anche a me piace tantissimo... è un suo pregio e non un difetto! ;o)
RispondiEliminaComplimentoni per le ricette e anche per la nuova veste del blog! Era un pò che non passavo da queste parti!
RispondiEliminaVeramente grazioso!Brava!
complimenti per foto e ricette..
RispondiEliminaadoro la cicoria!!ciao
Zambla.....che bei ricordi!!!!ci ho passato un paio di estati con mio marito e i suoi poi un capodanno con amici e infine con mio figlio.
RispondiEliminaUn bellissimo posto.
Che bella la tua idea di fare la cicoria con la pasta, io l'ho sempre mangiata saltata in padella come mi ha insegnato la mia nonna ma proverò sicuramente la tua ricetta ciao e complimenti!!!!!
ciao Leda, ho trovato la tua ricetta da Leivinvita che bella idea condirci la pasta.. Io aspetto sempre che mio papà la raccolga e la prepari (la fa bollire e poi la strizza).. si formano delle "palle", di cui veramente riesco ad ingozzarmi, da quanto mi piace! Magari provo anche i tuoi tortiglioni :)
RispondiEliminabaci!