«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare

sabato 16 gennaio 2010

Su pane frattau

Il "pane frattau" è un piatto tipico della Sardegna, viene preparato specialmente nella regione della Barbagia e nelle zone centrali dell'isola.

Una leggenda dice che venne inventato come piatto da presentare al re Umberto II di Savoia: due donne per la fretta e per il ritardo, durante una visita del re in Sardegna, cercarono di arrangiarsi con ciò che trovarono per dare forma ad un piatto da porgere al monarca. Corsero a prendere della conserva di pomodoro, due uova nel pollaio, del basilico e della cipolla dall'orto e infine presero del pane dalla credenza. Prepararono in fretta e furia il tutto, disponendo il piatto in maniera frettolosa. Offertolo al sovrano, a quanto narra la leggenda, quest'ultimo gradì particolarmente la pietanza. Il nome "frattau", quindi, deriverebbe dalla parola "fretta" o dalla parola "nel frattempo, frattanto".

Gli ingredienti del pane frattau variano a seconda della zona. I più comuni sono un uovo di gallina (cotto in camicia), del pane carasau (ammorbidito nell'acqua, nel brodo o direttamente dal sugo di pomodoro), della cipolla, del basilico fresco, del sugo di pomodoro e parmigiano o pecorino sardo. In alcune zone di utilizzano erbe aromatiche per l'insaporimento della pietanza, come la cicoria, il rosmarino, il timo o l'origano. [fonte Wikipedia]

Pane frattau

INGREDIENTI: per 2 persone
6 fogli di pane carasau (carta da musica)
300 gr di passata di pomodoro
1 spicchio aglio
poca cipolla
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
qualche foglia di basilico fresco
2 uova
brodo di pecora (o comunque di carne)
100 gr di pecorino sardo
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
Preparate un sugo di pomodoro facendo scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio intero e poca cipolla tritata. Unite la passata di pomodoro, regolate di sale e lasciate cuocere per 15-20 minuti. Spegnete il sugo e aggiungete qualche foglia di basilico per profumare, spezzandole con le mani.
In una pentola dal fondo largo scaldate il brodo e, appoggiandoli su una schiumarola, immergete uno alla volta i dischi di pane carasau per pochi secondi. Scolateli e metteteli subito sul piatto, coprite ogni disco con qualche cucchiaio di sugo di pomodoro e spolverate con pecorino grattugiato, fino a formare 3 strati.
In un pentolino a parte cuocete le uova in camicia (consiglio di cuocerle una alla volta). Portate a bollore dell'acqua e aggiungete un cucchiaio di aceto. Abbassate la fiamma in modo che l'acqua frema soltanto, con l'aiuto di un cucchiaio mescolate l'acqua in modo che si crei un "vortice" nel quale farete scivolare delicatamente le uova. Con questo metodo riuscirete ad "avvolgere" l'albume dell'uovo bene intorno al tuorlo e si eviterà che le uova si rompano. Fate cuocere per 3 minuti, scolatele con una schiumarola e asciugatele leggermente su carta da cucina prima di metterle al centro del vostro piatto. Servite a piacere con pepe nero macinato.

Pane frattau

• for English recipe see here
www.sardopan.it/recipes.htm

Questa ricetta è inclusa nella raccolta di Laura...

Italia in cucina

18 commenti:

  1. Sardegna Presente!!! mia nonna lo faceva con il pane raffermo e con un'altro procdimento.. una ricetta antichissima.. credo di sua nonna addirittura.. :-)
    provato pane carasau preparato come si fa con le lasagne??? goooddd buon week end

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  2. MMMMMhhh....lo devo preparare a mio fratello....gli piace tantissimo il pane carasau.

    Squisito questo piatto.

    complimenti

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  3. Interessante! Poi mi piace molto leggere le origini di un piatto, come in questo caso!

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  4. Non conoscevamo la storia d questo pane! Grazie per averla riportata!
    Che buono e ricco questo piatto!?!?
    baci baci

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  5. io non sono sarda, ma ho trascorso la maggior parte delle mie vacanze estive da bambina tra la sardegna e l'isola d'elba quindi questo piatto è molto conosciuto a casa mia, mia madre lo faceva esattamente come te ... ricordo ancora il sapore ... delizioso ...

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  6. grande blog.. complimenti.. belle ricette.. belle foto..
    Passa a trovarmi anche sul mio.. io ti terrò d'occhio..
    Buona cucina..
    Matteo

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  7. Grazie, grazie, grazie per questa ricetta, un pacco di carta musica in scadenza e non sapevo bene cosa farci a parte mangiarla al posto del pane!! Buona domenica

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  8. Lo conosco benissimo questo piatto e lo preparo ogni tanto anche io. Complimenti la ricetta è proprio quella originale, mia mamma è della barbagia e lo prepara esattamente come lo hai descritto tu!!

    Bravissima, vieni a trovarmi nel mio blog, ogni tanto inserisco qualche ricetta della mia regione, la Sardegna, se ti interessa...

    http://www.ricettinedianto.blogspot.it

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  9. che belle foto, fanno sentire il profumo e fanno venire voglia di assaggiare!!! Complimnenti

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  10. Me ne parlò una volta un compagno di università, mentre discutevamo di piarri regionali(quanti anni sono passati ma, già all'epoca ero appassionata di cucina!)
    Ti è venuto un meraviglia dev'essere strepitoso!
    bacione

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  11. Wow, quell'uovo straripante tuorlo fa venire una voglia...

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  12. Beh, da sarda ti dico che ti è venuto benissimo!!! A me piace tanto e poi avrai potuto notare che ci vuole veramente poco a prepararlo!

    Ciaoooo!

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  13. Che bonta`!! Ancora non sono riuscita a trovare il pane carasau qui a Boston.. aspetto la prossima vacanza in Sardegna. Il tuo sembra venuto benissimo, bellissima foto.
    Ilaria

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  14. Che meraviglia!!! Ma è lo stesso del pana Carasao??
    Io l'adoro e lo preparo in tanti modi!!!
    Grazie per la tua ricetta ;-)

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  15. @danita
    il pane carasau è l'ingrediente... pane frattau è invece il nome del piatto :)

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  16. Da oggi è online la mia raccolta ITALIA IN CUCINA in pdf.
    http://blog.giallozafferano.it/lauraricette/ricettario-italia-in-cucina-laura-in-cucina/
    Grazie per la tua bella ricetta!! saluti cari laura

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  17. Ciao,ciao,volevo avvisarti che finalmente nel mio blog è online la raccolta Italia in cucina!Se vuoi passa da me!Grazie per la tua partecipazione con le belle ricette laura

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