«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare

sabato 1 marzo 2008

Il segreto per delle polpette irresistibili? Un tocco di zenzero

Titolo originale: Politiki kouzina (Cucina politica)
Regia: Tassos Boulmetis
Nazione: Grecia, Turchia
Con: Georges Corraface, Tassos Bandis, Basak Köklükaya, Ieroklis Michaelidis, Renia Louizidou, Stelios Mainas, Tamer Karadagli, Markos Osse.
Genere: Drammatico, colore 108 minuti.
Anno: 2003


Il cinema lo ha mostrato spesso, specie negli ultimi anni: un cibo ricco di sapori, un piatto ben preparato, una ricetta frutto di antiche tradizioni possono racchiudere un intero universo. Perché sono in grado di raccontare storie, tramandare memorie, e soprattutto unire le persone. L'ultimo esempio di questo filone - che dal Pranzo di Babette arriva fino a Chocolat - è il film greco Un tocco di zenzero, già supercampione d'incassi in patria, e ora in arrivo - da venerdì - nelle sale italiane.

E, a rendere ancora più interessante l'operazione, il fatto che, in epoca di contaminazioni di ogni tipo, al centro della storia ci sia una gastronomia "fusion": in parte greca, in parte turca. Così come è misto il background del protagonista della pellicola, Fanis, bambino di etnia ellenica che cresce nella bellezza, nel caos e negli aromi di Istanbul. La sua infanzia trascorre felice, dunque. Anche grazie al nonno, titolare di una rivendita di spezie, che gli svela tutti i segreti dell'arte culinaria. Mostrandogli il parallelismo tra sapori e astronomia: il pepe, col suo calore, è il sole; la terra, con la sua vitalità, il sale; e così via.

Ma le eterne tensioni tra i due paesi, acuite dalla questione di Cipro, fanno sì che, nel 1964, Fanis e i suoi genitori - così come altri 45 mila cittadini greci residenti a Instanbul - vengano deportati nella loro nazione d'origine. Per il protagonista, un doppio trauma: separato dal nonno, e separato anche dalla ragazzina turca di cui è innamorato. Molti anni più tardi, dopo essere diventato docente di astrofisica - ma sempre con l'ossessione per la buona cucina - Fanis decide di riappropriarsi del suo passato, di tornare a Istanbul, di fare i conti con la parte irrisolta della sua vita. E anche di rivedere il suo antico amore.

Questa la trama. Intessuta di sentimenti, di politica e soprattutto di amore per il cibo e le spezie: in particolare lo zenzero, l'aroma che, secondo il nonno del nostro eroe, è l'arma segreta per preparare delle polpette davvero speciali.


Una storia che - come spiega il suo autore - può essere divisa in tre parti, proprio come un buon pranzo: "Antipasto, piatto principale, dessert". E che rappresenta, per chi lo ha diretto, "un viaggio personale nella cucina e nel mangiare. Oggi viviamo in una società che consuma tutto, che fa passare tutto per la bocca (in senso materiale o in senso simbolico). All'opposto, con Un tocco di zenzero ho voluto mettere l'accento sul processo del cucinare. Sul cibo coi suoi rituali, capace di creare delle relazioni e dei rapporti tra le persone".

Estratto da un testo di Claudia Morgoglione - Repubblica, 14 marzo 2005



Ed ecco la ricetta delle irresistibili "Polpette di Fanis"


Ingredienti - 4 persone

la mollica di un panino, intrisa nel latte tiepido e ben strizzata
500 g di carne tritata
1 cucchiaio di menta tritata
1 cipolla piccola tritata
1 spicchio di aglio tritato
1 cucchiaino di origano
1 cucchiaio aceto di vino bianco
1 uovo
1 pizzico di noce moscata
1 buon pizzico di zenzero
sale e pepe q.b.
farina q.b.
olio di oliva per friggere

Procedimento
Mescolate bene la carne tritata con il resto degli ingredienti.
Formate delle polpette tonde e non molto grandi che passerete nel pane grattato. In una padella abbastanza grande riscaldate l'olio e fate cuocere la carne a fuoco non troppo forte girando un paio di volte. Quando sono belle dorate, adagiatele su della carta assorbente in modo di togliere l'unto in eccesso.
Sono ottime mangiate fredde accompagnata dallo tzatziki.

2 commenti:

  1. ciao, l' ho visto l' altro giorno e mi è piaciuto molto, bellissime immagini e bei contenuti lo riguarderò perchè qualcosa scappa sempre. Complimenti per il blog.

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  2. Bellissimo questo film! l'ho amato alla follia, anche se a consigliarmelo fu il mio ex capo, che detestavo :P
    un abbraccio

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