«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare

sabato 29 marzo 2008

Coniglio alla bergamasca con polenta

Polenta bergamasca
Se la domenica mattina vi dovesse capitare di girare per paesi, viuzze o cortili della provincia di Bergamo, sentireste un profumo inconfondibile uscire dalle case. Quello del coniglio che sta cuocendo per il pranzo di mezzogiorno.
Mangiare coniglio e polenta alla domenica è una tradizione antica, che molti ancora rispettano.
Ogni famiglia ha naturalmente la sua ricetta personale, ma alla base c'è sicuramente del buon vino rosso corposo, odori e qualche spezia.
La ricetta necessita di pazienza e di cure. Non mettetevi nemmeno ai fornelli se non avete del tempo da dedicare a questo piatto prelibato.
 

Ecco come lo preparo io...

INGREDIENTI: per 4 persone
1 coniglio nostrano di circa 1,5 kg
2 rametti di rosmarino
qualche foglia di salvia
1/2 litro di vino rosso (ideale il Valcalepio)
brodo ben caldo
odori (carota, cipolla, sedano)
qualche chiodo di garofano
50 gr. di burro
olio extravergine
sale
pepe

Per la polenta:
un litro d'acqua
250 gr. di farina gialla bramata
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Per prima cosa bisogna lavare e asciugare il coniglio e poi tagliarlo a pezzi.
Si riducono a pezzetti grossolani carota, sedano e cipolla.
In un recipiente si riuniscono la carne, le verdure, le erbe ben pulite e i chiodi di garofano.
Si versa quindi il vino rosso sopra il tutto, si copre e si lascia in frigorifero per almeno un ora.
Trascorso il tempo, si scola la carne dalla marinata e la si fa rosolare a fuoco vivace in un tegame con il burro e qualche cucchiaio di olio.
Si filtra il vino della marinata per togliere i chiodi di garofano ed eventuali foglioline di rosmarino e salvia.
Quando il coniglio è ben arrostito si bagna con il vino rosso filtrato e si lascia evaporare bene l'alcol. Solo adesso salate la carne e pepatela leggermente.
Si aggiungono a questo punto i pezzetti di verdure della marinata e si bagna con brodo bollente, si copre con coperchio e si cuoce il tutto per circa 1 ora e mezza.
Bisogna girare il coniglio di tanto in tanto e bagnare con altro brodo se il fondo di cottura tende ad asciugarsi troppo.


Mentre la carne cuoce potete preparare la polenta.
In un paiolo, far bollire l'acqua salata e aggiungere a pioggia la farina gialla. Fate cuocere a fuoco basso per 45 minuti, mescolando spesso con un cucchiaio di legno.

Quando la carne del coniglio è diventata bella tenera, si toglie dal tegame e si passa il sughino rimasto per formare una salsina. Si versa quindi sulla carne e si porta in tavola accompagnando naturalmente con la polenta.

Buon appetito e ... buona domenica!



Questa ricetta partecipa al contest di Provare per Gustare

mercoledì 26 marzo 2008

Spaghetti alla "carbonara" di verdure

"Carbonara" l'ho messo tra virgolette... Siate pietosi!
Sò che la carbonara è tutta un'altra cosa, ma volendo star più leggeri provate questa pasta... non è affatto male!


Spaghetti alla "carbonara di verdure"

INGREDIENTI: per 2 persone
160 gr. di spaghetti
1 finocchio già lessato
1 carota
5-6 foglie di radicchio trevisano
2 uova
4 cucchiai di parmigiano gratuggiato
olio extra-vergine
sale
pepe

PREPARAZIONE:
Grattugiate finemente la carota, tagliate a pezzetti il finocchio e le foglie di radicchio.
Fate cuocere le verdure in una padella con un po' di olio per circa 10 minuti. Regolate di sale.
Nel frattempo cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata.
In una scodella sbattete con una frusta le uova con il parmigiano ed un pizzico di pepe.
Quando la pasta è cotta, scolatela e aggiungetela nella padella delle verdure. versatevi il composto di uova e parmigiano e mescolate velocemente.

Spaghetti alla "carbonara di verdure"

DOPO L'ASSAGGIO:
Interessante l'abbinamento di due verdure dolciastre come carota e finocchio in contrasto con il sapore più amaro del radicchio. Fantastica la cremosità data da uovo e parmigiano.

giovedì 20 marzo 2008

Muffin "delirio al cioccolato"

Sì delirio... perché in altro modo non sò definirli.
Cioccolato allo stato puro!
La ricetta originale non è mia, ma di Tulip ho voluto provarla (leggermente modificata) e sono rimasta ammaliata da quanto questi muffin possano essere soffici e golosi. Provateli!!!



Muffin "delirio al cioccolato"

INGREDIENTI: per circa 18 muffin
280 gr. di farina 00
280 gr. di zucchero semolato
110 gr. di cioccolato fondente
14 gr. di lievito per dolci
60 gr. di cacao amaro in polvere
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di bicarbonato
200 gr. di latte
4 uova
90 gr di burro
90 gr. di yogurt bianco (greco)

PREPARAZIONE:
Setacciare in una ciotola farina e cacao. Aggiungere zucchero, lievito, vanillina e bicarbonato. Mescolare un po' per amalgamare gli ingredienti.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro.
In una ciotola più grande unire uova, latte e yogurt. Con una frusta elettrica sbattere gli ingredienti liquidi e dopo un minuto iniziare ad aggiungere a cucchiaiate l'altro composto fino ad incorporarlo tutto. Aggiungere quindi il cioccolato fuso. Mescolare ancora per un minuto.
Imburrare gli stampini per muffin. Sistemare all'interno un pirottino di carta e riempire gli stampini per 3/4.
Infornate a 200° per circa 20 minuti.

sabato 15 marzo 2008

Salatini di philadelphia

Scusate se sono rimasta un po' in disparte in questi giorni, un po' per stanchezza un po' per pigrizia. Sarà il cambio di stagione??!!
Ora ho più voglia di dedicare del tempo al mio amato blog, di cui vado tanto fiera. Qualcuno può pensare che sono stupidaggini, ma leggere i vostri commenti e i vostri complimenti, mi riempie di gioia!

Passiamo alle cose serie...
per questi salatini velocissimi da fare, particolarmente ideali per un buffet, devo ringraziare all'infinito "L'Araba Felice" di Cookaround Forum, che ha sperimentato questa ricetta tratta dalla rivista americana "Taste of Home".
Sono croccantini fuori e soffici e "formaggiosi" dentro.
Insomma, uno tira l'altro.... divini!!!!!



INGREDIENTI PER L'IMPASTO:
200 g di farina 00
170 g di philadelphia
40 g di burro morbido
40 g di parmigiano grattugiato
sale

PER GUARNIRE:
semi di papavero
semi di sesamo
timo
origano
paprika
curry
... insomma, le spezie che preferite!

PREPARAZIONE:
Riunite tutti gli ingredienti per l'impasto, in un mixer con le lame.
Fatelo girare a velocità elevata fino a quando si formerà una palla (basta davvero solo qualche minuto).
Ricoprite l'impasto con film trasparente e mettete in frigorifero per 20 minuti.
Nel frattempo riscaldate il forno a 200°C.
Riprendete l'impasto e stendetelo ad uno spessore di mezzo centimetro (non più sottile) con il mattarello.
Ritagliate dalla sfoglia ottenuta i salatini nelle forme che più vi piacciono: stelle, cuori, fiori ...o anche semplicemente rotondi come ho fatto io.
Disponete i salatini sulla teglia ricoperta con carta forno e spargete su ognuno le spezie e le erbe aromatiche che preferite.
Cuoceteli per circa 15 minuti. Attenzione a non farli colorire troppo, altrimenti diventano di sapore amarognolo a causa del formaggio che incomincia a bruciarsi.

NOTE:
- L'impasto si può fare anche a mano, ma se avete un mixer, perché fare fatica?
- Volendolo preparare in anticipo, tenete presente che l'impasto si conserva in frigorifero per 1-2 giorni o potete addirittura congelarlo crudo.

venerdì 7 marzo 2008

Frittata ai fagiolini e basilico con scaglie di pecorino

Una frittata è un piatto nutriente, che può essere considerato un piatto unico, economico e gustoso.
Questa frittata vede riuniti insieme uova, formaggio e verdura, il tutto aromatizzato dal buon profumo del basilico fresco.



INGREDIENTI: per 2 persone
130 gr. di fagiolini verdi
5 foglie di basilico
1/2 spicchio d'aglio (facoltativo)
4 uova
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
pecorino romano (scaglie)
5 cucchiai di latte
1 cucchiaio di farina 00
olio extravergine d'oliva
sale
pepe

PREPARAZIONE:
Spuntate e lavate i fagiolini, cuoceteli per 10 minuti in acqua bollente salata.
Scolateli bene e tagliateli grossolanamente.
Tritate finemente il basilico fresco e l'aglio (facoltativo).
Amalgamate il tutto alle uova sbattute e incorporate latte, farina e parmigiano. Aggiungete un pizzico di sale e poco pepe macinato al momento.
Preparate la frittata, facendo cuocere il tutto in una padella dal fondo spesso, con due cucchiaiate di olio caldissimo.
Quando la frittata ha formato una bella crosticina dorata rivoltatela sull'altro lato così che risulti ben rassodata.
Fatela quindi scivolare su un piatto e servitela spargendo piccole scaglie di pecorino, che si scioglierenno al contatto con la calda frittata.


Con questo post partecipo all'iniziativa di fiordisale
per "International Women's Day"


Please tell me in english...

INGREDIENTS: for 2 persons
130 grs. of green beans
5 leaves of basil
garlic (optional)
4 eggs
4 spoons of grated parmesan
"pecorino romano" cheese
5 spoons of milk
1 spoon of flour 00
extravirgin olive oil
salt
pepper

Wash the beans and cook them for 10 minutes in salty boiling water. Cut the beans in big pieces. Minced the fresh basil and the garlic. Amalgamates all with the eggs and incorporates milk, flour and parmesan cheese. Add salt and pepper. Cook the omelet in a pot with two spoons of warm oil. When the omelet has formed a gilded crust, turn it on the other side and still cook 2 minutes. Put the omelet on a dish and serve it with small flakes of "pecorino romano".

lunedì 3 marzo 2008

Pasta "risottata" zucchine e carote, profumata alla salvia

Un metodo per preparare la pasta, in modo che assorba tutti i sapori del condimento, è quello di cuocerla come fosse un risotto, aggiungendo brodo man mano che si asciuga. Questo procedimento fa sì inoltre che la pasta disperda i suoi amidi nel sugo, che così rimane morbido e ben "mantecato". Consiglio di utilizzare pasta di piccolo formato (io ho usato delle "mini" farfalline da minestra).
Qualcuno potrebbe obiettare che in questo modo la pasta non è molto digeribile, quindi se avete questo problema consiglio di cuocerla prima in acqua e di dare una mantecata in padella solo quasi a fine cottura!
Naturalmente così la pasta non è più "risottata", ma condita normalmente con il suo sugo!



INGREDIENTI: per 2 persone
150 gr. di pasta
1 zucchina
1 carota abb.za grossa
1/2 cipolla rossa
10 foglie di salvia
brodo vegetale q.b.
parmigiano grattugiato
un goccio di latte
farina bianca q.b.
una noce di burro
olio di oliva
sale

PREPARAZIONE:
Preparate un soffritto con burro e cipolla tagliata non troppo finemente.
Tagliate carota e zucchina a dadini.
Quando la cipolla è appassita unitevi le verdure, salate e mescolate.
Dopo 5 minuti unite la pasta e iniziate a bagnare con brodo vegetale ben caldo.
Aggiungete il brodo poco alla volta, proprio come se preparaste un risotto.
Mentre la pasta cuoce, lavate la salvia e asciugatela bene con carta da cucina.
Tenetene da parte 6 foglie e le rimanenti tritatele con una mezzaluna.
Preparate una pastella con latte, farina e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto abbastanza denso.
Immergete nella pastella le foglie di salvia e friggetele in olio ben caldo per pochi minuti.
A cottura ultimata della pasta, spegnete la fiamma e mantecate con due cucchiai di parmigiano grattugiato. Unite anche la salvia tritata.
Servite guarnendo il piatto con le foglie di salvia in pastella, e spolverate con altro parmigiano.


Please tell me in english...

INGREDIENTS: for 2 persons
150 gr. pasta
1 zucchini
1 big carrot
1/2 red onion
10 leaves of salvia
vegetable broth
parmesan
milk
white flour
10 gr. butter
olive oil
salt

Cut the onion not too much thin. Cook it in butter for one minute. Cut carrot and zucchini in small pieces and join it in the pot. After 5 minutes you add pasta and begin to add very warm broth. You add the broth little to the time, just like when you prepare a risotto. While the pasta cooks, wash the salvia and dries it with kitchen paper. Make tempura with milk, flour and salt until obtaining a enough dense compound. You dip in pastella the leaves of salvia and fry it in very warm oil for two minutes. To completed baking of the pasta, you extinguish the flame and mishing with two spoons of parmesan.

sabato 1 marzo 2008

Il segreto per delle polpette irresistibili? Un tocco di zenzero

Titolo originale: Politiki kouzina (Cucina politica)
Regia: Tassos Boulmetis
Nazione: Grecia, Turchia
Con: Georges Corraface, Tassos Bandis, Basak Köklükaya, Ieroklis Michaelidis, Renia Louizidou, Stelios Mainas, Tamer Karadagli, Markos Osse.
Genere: Drammatico, colore 108 minuti.
Anno: 2003


Il cinema lo ha mostrato spesso, specie negli ultimi anni: un cibo ricco di sapori, un piatto ben preparato, una ricetta frutto di antiche tradizioni possono racchiudere un intero universo. Perché sono in grado di raccontare storie, tramandare memorie, e soprattutto unire le persone. L'ultimo esempio di questo filone - che dal Pranzo di Babette arriva fino a Chocolat - è il film greco Un tocco di zenzero, già supercampione d'incassi in patria, e ora in arrivo - da venerdì - nelle sale italiane.

E, a rendere ancora più interessante l'operazione, il fatto che, in epoca di contaminazioni di ogni tipo, al centro della storia ci sia una gastronomia "fusion": in parte greca, in parte turca. Così come è misto il background del protagonista della pellicola, Fanis, bambino di etnia ellenica che cresce nella bellezza, nel caos e negli aromi di Istanbul. La sua infanzia trascorre felice, dunque. Anche grazie al nonno, titolare di una rivendita di spezie, che gli svela tutti i segreti dell'arte culinaria. Mostrandogli il parallelismo tra sapori e astronomia: il pepe, col suo calore, è il sole; la terra, con la sua vitalità, il sale; e così via.

Ma le eterne tensioni tra i due paesi, acuite dalla questione di Cipro, fanno sì che, nel 1964, Fanis e i suoi genitori - così come altri 45 mila cittadini greci residenti a Instanbul - vengano deportati nella loro nazione d'origine. Per il protagonista, un doppio trauma: separato dal nonno, e separato anche dalla ragazzina turca di cui è innamorato. Molti anni più tardi, dopo essere diventato docente di astrofisica - ma sempre con l'ossessione per la buona cucina - Fanis decide di riappropriarsi del suo passato, di tornare a Istanbul, di fare i conti con la parte irrisolta della sua vita. E anche di rivedere il suo antico amore.

Questa la trama. Intessuta di sentimenti, di politica e soprattutto di amore per il cibo e le spezie: in particolare lo zenzero, l'aroma che, secondo il nonno del nostro eroe, è l'arma segreta per preparare delle polpette davvero speciali.


Una storia che - come spiega il suo autore - può essere divisa in tre parti, proprio come un buon pranzo: "Antipasto, piatto principale, dessert". E che rappresenta, per chi lo ha diretto, "un viaggio personale nella cucina e nel mangiare. Oggi viviamo in una società che consuma tutto, che fa passare tutto per la bocca (in senso materiale o in senso simbolico). All'opposto, con Un tocco di zenzero ho voluto mettere l'accento sul processo del cucinare. Sul cibo coi suoi rituali, capace di creare delle relazioni e dei rapporti tra le persone".

Estratto da un testo di Claudia Morgoglione - Repubblica, 14 marzo 2005



Ed ecco la ricetta delle irresistibili "Polpette di Fanis"


Ingredienti - 4 persone

la mollica di un panino, intrisa nel latte tiepido e ben strizzata
500 g di carne tritata
1 cucchiaio di menta tritata
1 cipolla piccola tritata
1 spicchio di aglio tritato
1 cucchiaino di origano
1 cucchiaio aceto di vino bianco
1 uovo
1 pizzico di noce moscata
1 buon pizzico di zenzero
sale e pepe q.b.
farina q.b.
olio di oliva per friggere

Procedimento
Mescolate bene la carne tritata con il resto degli ingredienti.
Formate delle polpette tonde e non molto grandi che passerete nel pane grattato. In una padella abbastanza grande riscaldate l'olio e fate cuocere la carne a fuoco non troppo forte girando un paio di volte. Quando sono belle dorate, adagiatele su della carta assorbente in modo di togliere l'unto in eccesso.
Sono ottime mangiate fredde accompagnata dallo tzatziki.