«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare

martedì 31 gennaio 2012

La mia tisana per la tosse

L'influenza è arrivata! Febbre e tosse da paura... insomma mi sono beccata una bella bronchite.
La mia dottoressa mi ha già dato tutte le medicine del caso, ma prima di dormire mi piace sorseggiare una bella tisana calda. Mi calma un po' la tosse e mi aiuta a dormire meglio... 

Io la faccio così, ma se avete consigli, di qualsiasi tipo, sono sempre benaccetti! ^_^


profumo di ... te



Dosi per 2 tazze:
una bustina di fiori di tiglio, una bustina di camomilla, 5/6 foglie di eucalipto spezzettate, 1 cucchiaio scarso di foglie di menta, 1 cucchiaio abbondante di miele, una spruzzata di limone

Portare a bollore 2 tazze d'acqua. Quindi spegnere la fiamma e mettere in infusione le erbe per 10 minuti. Filtrare, dolcificare con il miele e aggiungere un po' di succo di limone. Bere la tisana ben calda.


Ora vi saluto e torno alle mie cure... spero di "resuscitare" presto! :(

mercoledì 25 gennaio 2012

Crostata con crema di cedro

Tempo fa avevo acquistato tre cedri, ma non avevo ancora deciso come utilizzarli. E' una cosa che mi capita ogni tanto... comprare degli ingredienti che non ho mai utilizzato e cercare solo in seguito qualche ricetta che li contenga.
Eccomi quindi a spulciare il web, alla ricerca di qualcosa che mi ispiri... un dolcetto perché no! :D
Dal sito Altopalato è poi arrivata l'ispirazione definitiva e la scelta è stata veramente azzeccata... da rifare!!!

Le dosi della ricetta le riporto esattamente dalla ricetta originale, l'unica differenza è che io non ho fatto le decorazioni con il cioccolato e la panna, ma ho deciso di mettere sulla superficie della crostata delle scorzette di cedro che ho sbollentato per una decina di minuti in acqua e poi ho caramellato leggermente con un po' di zucchero semolato.

Crostata con crema di cedro


sabato 21 gennaio 2012

Minestra di finocchi e verza

Ragazzi che gelo nei giorni scorsi, solo da ieri si è tornati un po' sopra lo zero. Al mattino sembravo l'omino michelin da tanti strati che avevo addosso.
Io e l'inverno proprio non siamo compatibili, non ci posso fare niente. Unica coccola in questa stagione sono le pigre serate passate sul divano imbaccuccata sotto la mia copertina di pile (tipo Linus) e le pietanze che accompagnano questa fredda stagione: polenta, brasati, risotti, lasagne... e anche minestre.
Come ho già detto altre volte il mio lui non le ama particolarmente, quindi le preparo praticamente solo per me. Io ogni tanto ne sento proprio il bisogno.... un buon brodo con verdure di stagione, caldo e rifocillante.

Minestra di finocchi e verza

martedì 17 gennaio 2012

Una "Pangea" di sapori

Pangea: dal greco pan "tutto" e gea "terra".
La Pangea era l'unica terra emersa prima che questa si dividesse e, per effetto della deriva dei continenti, formasse l'attuale aspetto del nostro pianeta. Le terre sono state divise dagli oceani e si sono create enormi distanze fra le varie culture.
Ma il cibo può essere un elemento di unione e di legame tra territori, razze, popoli. Cucinare è  riuscire a mescolare con sapienza elementi disgregati e differenti. Sapori e consistenze danno così vita ad un'armonia e si riuniscono a formare un'unità.

Pangea

è il titolo che darei alla nuova scultura di Stefano Bianco... tante razze, culture e popoli diversi, divisi da acqua e terre, ma riuniti in questa sfera celeste chiamata Terra.


Carving in the kitchen Recipe number ten



E questa è la ricetta con la quale partecipo al contest Carving in the kitchen - ricetta n. 10 perché come ho scritto all'inizio del post è una mescolanza di "sapori, profumi, culture, tradizioni ... Italia, Sicilia, Francia, Europa, Africa ... verdure, semola, zafferano, uova ... Che bello mischiare e lasciarsi poi sorpendere dal risultato ... sarà per questo motivo che amo così tanto la cucina??!!!"


Clafoutis salati con caponatina su couscous allo zafferano


Clafoutis salati con caponatina su couscous allo zafferano


per leggere la ricetta

sabato 14 gennaio 2012

Risotto al radicchio e clementine

Mi piacciono moltissimo le clementine, perché sono senza semi. Le adoro quando sono freschissime, sode, succose e asprine. Le conservo in frigorifero perché mi piace, mentre le mangio, sentire il fresco in bocca; mi danno un idea di sano e di dissetante e sicuramente sono un pieno di vitamine nel periodo invernale.
Le odio invece profondamente quando, passato un po' di tempo, diventano mollicce e di un dolce quasi nauseante. Per non buttarle le ho riscoperte utilizzandole nella preparazione di un risotto tradizionale, ma che, con il succo di questo agrume, diventa molto particolare. Provate!


Risotto al radicchio e clementine


martedì 10 gennaio 2012

Bignè, magia o chimica?

Mi sono sempre chiesta come facessero a gonfiarsi "magicamente" nel forno i bignè e se si trattasse di una qualche alchimia particolare. E' una questione affascinante se si pensa che nell'impasto non c'è nessun tipo di lievito e nemmeno dei bianchi di uovo montato, che potrebbero influire sulla cosa.

Beh, niente magia, ma semplicemente un po' di chimica molto semplice. Tutto dipende dall'evaporazione dell'acqua contenuta nell'impasto durante la cottura in forno.
Le piccole gocce di acqua mescolate alle bolle d'aria che si creano automaticamente mentre si mescola energicamente la pasta choux permettono, naturalmente a temperature superiori ai 100°C, di far evaporare l'acqua e quindi di far gonfiare i bignè.

Bignè


Veniamo alla ricetta e a qualche trucchettino per non rischiare che i bignè si ammoscino in maniera catastrofica...

giovedì 5 gennaio 2012

Visitando Arezzo

Ho voglia di fare per un attimo da guida turistica e vi racconto cosa abbiamo visitato, ammirato, fotografato in questi nostri 4 giorni ad Arezzo appena trascorsi.
Innanzitutto abbiamo trovato una città ricca di storia e di arte, una città forse di quelle meno visitate della Toscana. Rispetto a Firenze o Siena abbiamo incontrato pochissimi turisti stranieri, solo qualche inglese... ma quelli ci sono sempre, grandi viaggiatori già da secoli.
Insomma una città gioiello, piccola da girare e tutta da scoprire, merita veramente qualche giorno di vacanza.

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Il Duomo di Arezzo, o Cattedrale di San Donato, sorge nella parte più alta della città. È stato costruito tra la fine del 1200 e i primi anni del 1500. Stupende le vetrate e la volta, completamente coperta da affreschi, realizzate entrambe da Guillaume de Marcillat. Nella cappella maggiore potete vedere il coro ligneo disegnato da Giorgio Vasari, sull'altare sinistro e destro alcune opere in terracotta policroma di Andrea della Robbia. A fianco del monumento funebre a Guido Tarlati potete ammirare l'affresco di Piero della Francesca raffigurante la Maddalena (1560 circa).

Duomo Arezzo


La Basilica di San Francesco è una delle più importanti chiese di Arezzo perché contiene il celebre ciclo di affreschi Storie della Vera Croce di Piero della Francesca (1453 -1464). La basilica si trova nell'omonima piazza di San Francesco, è costruita in pietre e mattoni e la sua facciata è rimasta incompleta a causa della mancanza di fondi (già nel XIV secolo c'era la crisi!).

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La Pieve di Santa Maria Assunta o Santa Maria della Pieve o più semplicemente la Pieve (intorno alla metà del XII secolo) si trova in corso Italia.
Il campanile viene definito "delle cento buche" a causa della presenza di quaranta doppi fori che ha su cinque piani.

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L'anfiteatro romano situato nella zona meridionale della "città murata" e accessibile da Via Margaritone.

anfiteatro_ romano


La Chiesa di San Domenico è uno dei più rinomati edifici sacri di Arezzo per la presenza, al suo interno del Crocifisso ligneo dipinto da Cimabue, considerato uno dei capolavori della pittura del Duecento.

san_domenico_facciata


san_domenico_interno


Inoltre abbiamo avuto la fortuna di capitare proprio nel week-end con la fiera antiquaria (una delle più grandi e famose d'Europa), che si tiene ogni prima domenica di ogni mese. Inutile dirvi che tra questi espositori, con le loro bancarelle stracolme di oggetti meravigliosi, ci ho lasciato il cuore....

Fiera antiquaria Arezzo, 1 genn 2012


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Fiera antiquaria Arezzo, 1 genn 2012


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E poi in ogni angolo della città potete assaporare l'atmosfera del film La vita è bella di Francesco Benigni, un capolavoro cinematografico che ci ha regalato l'Oscar e ha reso Arezzo famosa nel mondo.
Chi si ricorda la celebre frase "Maria... la chiave!!!" ? :D

maria... la chiave!


Dove dormire

B&B Sassoverde
Incantevole Bed & Breakfast nel centro storico di Arezzo, per vivere in tutta atmosfera e in piena autonomia la città. Camere confortevoli e arredate con cura con vista sui vicoli o sui tetti (meravigliosa la vista che si può godere dalla finestra della cucina comune). Proprietaria cordiale, disponibilissima, mai invadente.


Dove mangiare

La buca di San Francesco
In pieno centro storico, vicino alla Basilica di S. Francesco. Situato nelle cantine di un palazzo del 1300, è un locale pieno di storia, completamente decorato e affrescato. Caldo ed accogliente, pieno di oggetti curiosi. Si gustano piatti tipici aretini come la pappa al pomodoro, la ribollita, lo stracotto al Chianti... Il proprietario è simpaticissimo, uomo di cultura e di spirito non mancherà di allietare la vostra serata con qualche gradevole sorpresa.

Osteria da Luchino
Anche questo è un bel locale a gestione familiare nel centro storico di Arezzo. Ottima la bistecca alla fiorentina (di Chianina certificata), cotta alla perfezione, morbida, saporita e succosa.

O' Scugnizzo
Se avete voglia di una pizza e soprattutto di un'ottima birra, andate in questo locale in via De Redi. Propone la vera pizza napoletana lavorata secondo tradizione e cotta nel forno a legna e ha una carta delle birre di alto livello con 190 tra birre italiane ed estere, tutte rigorosamente artigianali.

lunedì 2 gennaio 2012

Moscato e panettone... la merenda delle feste

Tornata ieri da questtro spettacolari giorni ad Arezzo sento ancora l'adrenalina nelle gambe per le scarpinate tra piazze, vie e vicoletti. Ancora nelle narici il profumo di bistecca alla fiorentina e sul palato quel gusto intenso di rosso toscano sorseggiato a meno di un'ora alla mezzanotte.

Oggi sono qui a guardare fuori dalla mia finestra e vedo pioggia e grigio. Unica soluzione ... pennichelle, computer, un bel film di quelli intramontabili ed ora una fantastica merenda: panettone e moscato! 
Però missà che ho sbagliato bicchiere... non riesco ad inzuppare la fetta nel flute! La prossima volta prendo la tazza del caffellatte.... bella grande :D

Ora inserisco nel portatile la scheda della macchina fotografica (come sempre tutta piena) e comincio a scaricare, sfogliare, scegliere... e domani vi pubblico qualche foto del mio capodanno aretino.


Intanto brindo a voi e vi lascio con il mio augurio di Buon Anno che ancora non vi ho fatto!


Baci...

Buon Anno!!!

[nel bicchiere: Scannagallo Igt rosso di Toscana]