Ispirata da questa foto di Sabrina, quasi due anni dopo avere visto questo piatto, finalmente li ho fatti anch'io!
Ceci e vongole ... un connubio perfetto di sapori che si sposano con una pasta all'uovo fatta in casa. In questa ricetta c'è tutto il sapore rustico della campagna e c'è anche il profumo del mare.
Ho dato una nota fresca al piatto aggiungendo della scorza di limone di Sorrento.
INGREDIENTI per 2 persone
per la pasta
150 di farina (100 gr di 00 e 50 gr di semola rimacinata)
1 uovo
1 cucchiaio di olio extravergine
un pizzico di sale
acqua q.b
per il condimento
350 gr di vongole veraci
100 gr di ceci già lessati
1 limone di Sorrento (non trattato)
un ciuffo di prezzemolo
4 pomodorini secchi
3 cucchiai di olio extravergine
1 spicchio d'aglio
pepe nero
PREPARAZIONE:
Mettete la farina a fontana sulla spianatoia e rompetevi al centro l'uovo, aggiuntete l'olio e pochissimo sale. Iniziate ad impastare e, se l'impasto risulta troppo asciutto, aggiungete pochissima acqua tiepida poco alla volta.
Lavorate bene l'impasto fino ad ottenere una massa morbida e liscia. Copritela con un panno umido e lasciatela riposare per 15 minuti.
Stendetela quindi non troppo sottilmente con il mattarello di legno, in modo che la pasta risulti più ruvida, in questo modo si legherà meglio al condimento. Fate asciugare ancora per 10 minuti la sfoglia prima di tagliarla.
Tagliate la sfoglia a pezzi irregolari non molto grandi, utilizzando un coltello ben affilato o una rotella tagliapasta liscia.
In un tegame, nel quale avrete messo qualche cucchiaio di olio e uno spicchio d'aglio schiacciato, mettete le vongole. Coprite con coperchio e a fiamma vivace fate aprire i molluschi (basteranno 2 minuti).
Unite i ceci, i pomodorini secchi tagliati a listarelli sottili, la scorza grattugiata di mezzo limone (senza la parte bianca che è amara) e abbondante prezzemolo tritato. Non aggiungete sale, le vongole e i pomodorini secchi sono già saporiti di loro.
Spegnete il sugo che non deve cuocere troppo altrimenti le vongole diventano dure e gommose.
Cuocete i maltagliati in abbondante acqua non molto salata e scolateli al dente. Uniteli nella padella del condimento e fateli saltare per due minuti a fuoco vivace in modo da insaporirli e mantecarli con il sugo.
Servite con pepe nero macinato al momento.
sabato 28 novembre 2009
martedì 24 novembre 2009
November Porc ... e un po' di nebbia c'era!
beh nebbia ... diciamo più una foschia mattutina...
Una volta imboccata l'autostrada che da Brescia porta a Cremona, spingendosi in giù nella "bassa", ci siamo ritrovati avvolti nel grigio autunnale tipico di quelle zone.
Ma la nebbia è proprio il "sottotitolo" di questa manifestazione, è d'obbligo, è quasi una tradizione.
L'invito a trascorrere questa giornata all'insegna del "gusto" è arrivato da LEI, amica sincera, schietta, gioiosa, giocosa e soprattutto golosa come me. (P.S. Cla, ti voglio bene!)
Zibello ci ha accolto con mille profumi e gusti ... ad ogni angolo un graditissimo assaggio, a ogni bancarella una doverosa sosta, e i nostri occhi luccicanti e curiosi, come di piccole bambine, si sono riempiti di tutte quelle bontà, così come le nostre pance! ;o)
La giornata è trascorsa veloce come non mai, tra risate, chiacchere e qualche bicchiere di vino. Cosa volere di più? solo un' altra occasione per rincontrarci ... e poi un'altra ancora ......
Ed ora qualche immagine!
Una volta imboccata l'autostrada che da Brescia porta a Cremona, spingendosi in giù nella "bassa", ci siamo ritrovati avvolti nel grigio autunnale tipico di quelle zone.
Ma la nebbia è proprio il "sottotitolo" di questa manifestazione, è d'obbligo, è quasi una tradizione.
L'invito a trascorrere questa giornata all'insegna del "gusto" è arrivato da LEI, amica sincera, schietta, gioiosa, giocosa e soprattutto golosa come me. (P.S. Cla, ti voglio bene!)
Zibello ci ha accolto con mille profumi e gusti ... ad ogni angolo un graditissimo assaggio, a ogni bancarella una doverosa sosta, e i nostri occhi luccicanti e curiosi, come di piccole bambine, si sono riempiti di tutte quelle bontà, così come le nostre pance! ;o)
La giornata è trascorsa veloce come non mai, tra risate, chiacchere e qualche bicchiere di vino. Cosa volere di più? solo un' altra occasione per rincontrarci ... e poi un'altra ancora ......
Ed ora qualche immagine!
NOVEMBER PORC
Speriamo ci sia la Nebbia!
Zibello (PR) - 22.11.09
Speriamo ci sia la Nebbia!
Zibello (PR) - 22.11.09
giovedì 19 novembre 2009
Arrosto di lonza alle verdure
In questi giorni purtroppo non sono stata molto bene di stomaco e quindi il cibo non è stato proprio il mio migliore amico! ;o)
Per postare qualcosa sul blog, si può dire che quindi "vivo di rendita" di qualche ricetta preparata nelle scorse settimane.
Non ho da proporvi niente di sconvolgente o alternativo, ma avevo in serbo questa ricettina semplice e gustosa. Un arrosto da preparare in modo classico, ma contornato da tante saporite verdure che creano, cuocendo insieme alla carne, un sughetto profumato e delizioso.
Spero che nei prossimi giorni la mia voglia di "mettermi ai fornelli" torni più che mai, per potervi stupire con qualcosa di nuovo. Baci a tutti!!!
INGREDIENTI: per 5-6 persone
850 gr di lonza di maiale
350 gr di carote
200 gr di sedano
2 cipolle rosse
4 rametti di rosmarino
10 foglie di salvia
una noce di burro
4 cucchiai di olio
1/2 bicchiere di vino bianco
abbondante brodo di carne
sale grosso e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
In un mixer riunite un pizzico di sale grosso, qualche grano di pepe nero, le foglioline di 2 rametti di rosmarino e 5 foglie di salvia. Tritate finemente e usate questo trito aromatico per massaggiare la lonza su tutti i lati.
In una pentola fate sciogliere il burro con l'olio, aggiungete l'arrosto e fatelo sigillare uniformemente, anche alle estremità, mettendo l'arrosto in posizione verticale.
Quando l'arrosto è diventato di un bel colore dorato aggiungete tutte le verdure tagliate a pezzi abbastanza grossolani e ancora un trito aromatico di rosmarino e salvia.
Sfumate quindi con il vino bianco, fate evaporare e aggiungete quindi qualche mestolo di brodo.
Coprite e cuocete a fiamma bassa per circa 2 ore, girando l'arrosto ogni tanto e aggiungendo altro brodo man mano che il fondo di cottura di asciuga.
A cottura ultimata avvolgete l'arrosto in carta alluminio e lasciatelo riposare per 10-15 minuti.
Con un mixer ad immersione frullate leggermente le verdure rimaste nella pentola senza ridurle completamente in purea, dovete solo ispessire la salsa.
Tagliate quindi la lonza a fette abbastanza sottili e servitela con qualche cucchiaio del sugo di verdure.
Per postare qualcosa sul blog, si può dire che quindi "vivo di rendita" di qualche ricetta preparata nelle scorse settimane.
Non ho da proporvi niente di sconvolgente o alternativo, ma avevo in serbo questa ricettina semplice e gustosa. Un arrosto da preparare in modo classico, ma contornato da tante saporite verdure che creano, cuocendo insieme alla carne, un sughetto profumato e delizioso.
Spero che nei prossimi giorni la mia voglia di "mettermi ai fornelli" torni più che mai, per potervi stupire con qualcosa di nuovo. Baci a tutti!!!
INGREDIENTI: per 5-6 persone
850 gr di lonza di maiale
350 gr di carote
200 gr di sedano
2 cipolle rosse
4 rametti di rosmarino
10 foglie di salvia
una noce di burro
4 cucchiai di olio
1/2 bicchiere di vino bianco
abbondante brodo di carne
sale grosso e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
In un mixer riunite un pizzico di sale grosso, qualche grano di pepe nero, le foglioline di 2 rametti di rosmarino e 5 foglie di salvia. Tritate finemente e usate questo trito aromatico per massaggiare la lonza su tutti i lati.
In una pentola fate sciogliere il burro con l'olio, aggiungete l'arrosto e fatelo sigillare uniformemente, anche alle estremità, mettendo l'arrosto in posizione verticale.
Quando l'arrosto è diventato di un bel colore dorato aggiungete tutte le verdure tagliate a pezzi abbastanza grossolani e ancora un trito aromatico di rosmarino e salvia.
Sfumate quindi con il vino bianco, fate evaporare e aggiungete quindi qualche mestolo di brodo.
Coprite e cuocete a fiamma bassa per circa 2 ore, girando l'arrosto ogni tanto e aggiungendo altro brodo man mano che il fondo di cottura di asciuga.
A cottura ultimata avvolgete l'arrosto in carta alluminio e lasciatelo riposare per 10-15 minuti.
Con un mixer ad immersione frullate leggermente le verdure rimaste nella pentola senza ridurle completamente in purea, dovete solo ispessire la salsa.
Tagliate quindi la lonza a fette abbastanza sottili e servitela con qualche cucchiaio del sugo di verdure.
venerdì 13 novembre 2009
Pici, biete e briciole
Mi piace il nome di questo piatto, sembra quasi uno scioglilingua!
E vi assicuro che la lingua si scioglie davvero assaggiando una forchettata di questa fusione di sapori. Un primo di quelli espressi, da preparare con pochi ingredienti semplici, ma che sorprende nel gusto.
Ho trovato tra l'altro al discount questa pasta fresca di produzione toscana, davvero buona. Gli ingredienti in etichetta sono pochi pochi, e si sà che meno ingredienti ci sono sulla confezione, più, solitamente, si alza la qualità di un prodotto.
Insomma il consiglio è che se avete tempo da dedicare alla preparazione dei pici freschi, questa ricetta risulterà sicuramente ancora migliore!
INGREDIENTI: per 2 persone
200 gr di pici freschi
300 gr di biete piccole e tenere
1 spicchio d'aglio
70 gr di mollica di pane toscano raffermo
2 cucchiai di pecorino toscano stagionato grattugiato
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Fate lessare i pici al dente in abbondante acqua salata (10 minuti circa). A due minuti dalla fine della cottura unite le bietole pulite.
In una padella imbiondite lo spicchio d'aglio (intero o tritato) con l'olio. Aggiungete la mollica di pane ridotta in briciole e fatela dorare.
Scolate bene la pasta e versatela nella padella del condimento. Aggiungete il pecorino grattugiato e fate saltare il tutto per un minuto.
E vi assicuro che la lingua si scioglie davvero assaggiando una forchettata di questa fusione di sapori. Un primo di quelli espressi, da preparare con pochi ingredienti semplici, ma che sorprende nel gusto.
Ho trovato tra l'altro al discount questa pasta fresca di produzione toscana, davvero buona. Gli ingredienti in etichetta sono pochi pochi, e si sà che meno ingredienti ci sono sulla confezione, più, solitamente, si alza la qualità di un prodotto.
Insomma il consiglio è che se avete tempo da dedicare alla preparazione dei pici freschi, questa ricetta risulterà sicuramente ancora migliore!
INGREDIENTI: per 2 persone
200 gr di pici freschi
300 gr di biete piccole e tenere
1 spicchio d'aglio
70 gr di mollica di pane toscano raffermo
2 cucchiai di pecorino toscano stagionato grattugiato
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Fate lessare i pici al dente in abbondante acqua salata (10 minuti circa). A due minuti dalla fine della cottura unite le bietole pulite.
In una padella imbiondite lo spicchio d'aglio (intero o tritato) con l'olio. Aggiungete la mollica di pane ridotta in briciole e fatela dorare.
Scolate bene la pasta e versatela nella padella del condimento. Aggiungete il pecorino grattugiato e fate saltare il tutto per un minuto.
martedì 10 novembre 2009
Cookaround ... tutta in un libro
Cookaround. La cucina degli italianiAlberto Castelvecchi Editore
288 pagine
800 fotografie a colori
oltre 100 ricette illustrate
prezzo di copertina € 25,00
Dal 5 novembre in libreria!
PS: 4 delle ricette sul libro sono di mia ideazione ... le troverete con il nickname Cipolla77
- Insalata di moscardini in verde
- Paccheri rigati con crema al brie, pinoli e roselline di speck
- Risotto con cipolle rosse e Chianti, mantecato al taleggio
- Tranci di tonnetto con panatura ai pomodori secchi e capperi su letto di patate
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CONSIGLI,
COOKAROUND,
EDITORIA,
LIBRO,
RICETTE
venerdì 6 novembre 2009
Lasagne di spinaci con melanzane grigliate, salsiccia e formaggio bitto
Goduriose lasagne...
strati di ripieno che si fondono e sciolgono
connubio di sapori che sà di meraviglia
Vellutata balsamella, dolce e morbida
avvolge ogni boccone
e i gusti si incontrano ed accordano.
Intramontabili lasagne...
la casa ormai profuma
il forno scalda il vostro cuore...
.... e il mio!
INGREDIENTI: x 6 persone
2 melanzane lunghe
250 gr di salsiccia di maiale
200 gr di formaggio bitto
15 rettangoli di sfoglia fresca agli spinaci
1/2 cipolla bianca
50 gr di burro per la besciamella + un poco per la gratinatura
50 gr di farina 00
500 ml di latte
olio extravergine d'oliva
1 rametto di rosmarino
un goccio di vino bianco
noce moscata
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Lavate le melanzane e tagliatele, dal lato corto, a fette sottili circa 5 mm.
Salatele leggermente e lasciatele spurgare per 10 minuti. Tamponatele con carta da cucina, scaldate una bistecchiera e grigliatele su entrambi i lati.
In una padella fate soffriggere un po' di cipolla bianca con 2 cucchiai di olio e un rametto di rosmarino. Aggiungete la salsiccia tagliata a piccoli pezzetti e fatela rosolare per 10 minuti. Sfumate con un goccio di vino e levate dal fuoco.
Preparate una besciamella in modo classico facendo il roux con circa 50 gr di farina e 50 di burro e aggiungendo circa 500 ml. di latte caldo. Fate cuocere fino ad addensare. Unite quindi un pizzico di sale e di noce moscata.
Togliete la crosta al formaggio e grattugiatelo con una grattugia a fori larghi.
Prendete una teglia abbastanza grande e sporcatene il fondo con qualche cucchiaio di besciamella.
Disponete le sfoglie di pasta (3 per strato), che avrete precedentemente lessato in acqua per circa 4-5 minuti, e incominciate a farcire la lasagna mettendo in ogni strato qualche fetta di melanzana grigliata, un po' di salsiccia, due cucchiai di formaggio bitto grattugiato e 4-5 cucchiai di besciamella.
Sovrapponete un secondo strato di pasta e continuate con il ripieno fino a chiudere l'ultimo strato solo con la pasta e la besciamella. Distribuite sulla superficie qualche fiocco di burro ed infornate a 200° per circa 20-25 minuti. Gli ultimi 5 minuti accendete il grill fino a doratura.
••••••••••••
In English please ...
INGREDIENTS: x 6 people
2 long eggplants
250 gramms pork sausage
200 gramms of Bitto cheese
15 rectangles of fresh pasta with spinach
1/2 white onion
50 gramms butter for the white sauce + a little to brown
50 gramms flour 00
half liter milk
extra virgin olive oil
1 sprig of rosemary
a dash of white wine
nutmeg
salt
PREPARATION:
Wash the eggplants and cut from the short side, into thin slices.
Salt the slices and let them bleed for 10 minutes. Dry with paper towels. Heat a griddle and grill the eggplant on both sides.
In a pan fry a bit of white onion with 2 tablespoons of oil and a sprig of rosemary. Add the sausage, cut into small pieces and cook for 10 minutes. Add the wine and remove from heat.
Prepare a bechamel sauce: make the roux with 50 grams of flour and butter and add warm milk. Cook until thicken. Add a pinch of salt and nutmeg.
Remove the rind to the cheese and grate it.
Take a baking dish large enough, put to the bottom few spoonfuls of béchamel.
Place the sheets of pasta (3 per layer), previously boiled in water for about 4-5 minutes, and start stuffing the lasagna. Put in each layer a few slices of grilled eggplant, a bit of sausage, two tablespoons of Bitto cheese and 4-5 tablespoons of bechamel.
Overlaying a second layer of dough with the filling and continue until you close the top layer only with the pasta . Distribute on the surface the remaining bechamel and a few flakes of butter. Bake at 200 ° C for about 20-25 minutes. The last 5 minutes turn on the grill until the surface is golden brown.
strati di ripieno che si fondono e sciolgono
connubio di sapori che sà di meraviglia
Vellutata balsamella, dolce e morbida
avvolge ogni boccone
e i gusti si incontrano ed accordano.
Intramontabili lasagne...
la casa ormai profuma
il forno scalda il vostro cuore...
.... e il mio!
INGREDIENTI: x 6 persone
2 melanzane lunghe
250 gr di salsiccia di maiale
200 gr di formaggio bitto
15 rettangoli di sfoglia fresca agli spinaci
1/2 cipolla bianca
50 gr di burro per la besciamella + un poco per la gratinatura
50 gr di farina 00
500 ml di latte
olio extravergine d'oliva
1 rametto di rosmarino
un goccio di vino bianco
noce moscata
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Lavate le melanzane e tagliatele, dal lato corto, a fette sottili circa 5 mm.
Salatele leggermente e lasciatele spurgare per 10 minuti. Tamponatele con carta da cucina, scaldate una bistecchiera e grigliatele su entrambi i lati.
In una padella fate soffriggere un po' di cipolla bianca con 2 cucchiai di olio e un rametto di rosmarino. Aggiungete la salsiccia tagliata a piccoli pezzetti e fatela rosolare per 10 minuti. Sfumate con un goccio di vino e levate dal fuoco.
Preparate una besciamella in modo classico facendo il roux con circa 50 gr di farina e 50 di burro e aggiungendo circa 500 ml. di latte caldo. Fate cuocere fino ad addensare. Unite quindi un pizzico di sale e di noce moscata.
Togliete la crosta al formaggio e grattugiatelo con una grattugia a fori larghi.
Prendete una teglia abbastanza grande e sporcatene il fondo con qualche cucchiaio di besciamella.
Disponete le sfoglie di pasta (3 per strato), che avrete precedentemente lessato in acqua per circa 4-5 minuti, e incominciate a farcire la lasagna mettendo in ogni strato qualche fetta di melanzana grigliata, un po' di salsiccia, due cucchiai di formaggio bitto grattugiato e 4-5 cucchiai di besciamella.
Sovrapponete un secondo strato di pasta e continuate con il ripieno fino a chiudere l'ultimo strato solo con la pasta e la besciamella. Distribuite sulla superficie qualche fiocco di burro ed infornate a 200° per circa 20-25 minuti. Gli ultimi 5 minuti accendete il grill fino a doratura.
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In English please ...
INGREDIENTS: x 6 people
2 long eggplants
250 gramms pork sausage
200 gramms of Bitto cheese
15 rectangles of fresh pasta with spinach
1/2 white onion
50 gramms butter for the white sauce + a little to brown
50 gramms flour 00
half liter milk
extra virgin olive oil
1 sprig of rosemary
a dash of white wine
nutmeg
salt
PREPARATION:
Wash the eggplants and cut from the short side, into thin slices.
Salt the slices and let them bleed for 10 minutes. Dry with paper towels. Heat a griddle and grill the eggplant on both sides.
In a pan fry a bit of white onion with 2 tablespoons of oil and a sprig of rosemary. Add the sausage, cut into small pieces and cook for 10 minutes. Add the wine and remove from heat.
Prepare a bechamel sauce: make the roux with 50 grams of flour and butter and add warm milk. Cook until thicken. Add a pinch of salt and nutmeg.
Remove the rind to the cheese and grate it.
Take a baking dish large enough, put to the bottom few spoonfuls of béchamel.
Place the sheets of pasta (3 per layer), previously boiled in water for about 4-5 minutes, and start stuffing the lasagna. Put in each layer a few slices of grilled eggplant, a bit of sausage, two tablespoons of Bitto cheese and 4-5 tablespoons of bechamel.
Overlaying a second layer of dough with the filling and continue until you close the top layer only with the pasta . Distribute on the surface the remaining bechamel and a few flakes of butter. Bake at 200 ° C for about 20-25 minutes. The last 5 minutes turn on the grill until the surface is golden brown.
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martedì 3 novembre 2009
Vellutata di spinaci e patate con Castelmagno D.O.P. e pomodorini secchi
Dal sito AltoPalato l'ispirazione per questa morbidissima vellutata di spinaci e patate che ho naturalmente modificato a mio piacimento.
Ho arricchito la ricetta con una crema di Castelmagno D.O.P. che mi affascina sempre per il suo sapore inconfondibile; forse io amando in particolar modo i formaggi a latte ovino e caprino, trovo che questo formaggio, che mischia tre tipologie di latte nella sua preparazione, sia straordinario. Con il suo profumo intenso e avvolgente mi cattura il palato e, in questa vellutata, affondando nella dolcezza e delicatezza della crema di spinaci e patate, mi ha sorpreso ad ogni cucchiaiata.
Il tocco finale per questa ricetta è dato dal sapore sapido dei filetti di pomodori secchi e dalla nota croccante dei semi di sesamo tostati sparsi sopra la vellutata.
Castelmagno D.O.P. ... formaggio dalle origini leggendarie
E' tra i migliori prodotti caseari del Piemonte, un mito per gli estimatori, appartiene alla famiglia degli erborinati e prende il nome dal comune di Castelmagno, dove si produce da tempi antichissimi.
Le sue stesse origini sono avvolte nella leggenda, prima fra tutte quella legata al nome, che potrebbe derivargli dal santuario di San Magno, costruito in memoria di un soldato romano martirizzato sulle montagne circostanti, oppure dall'imperatore Carlo Magno, grande estimatore. In realtà le prime forme vennero prodotte nel XII secolo, mentre una sentenza del 1277 stabilì che il marchese di Saluzzo ne ricevesse in pagamento di un canone annuale.
Sempre nel 1200 il possesso di alcune forme di Castelmagno fu pretesto per una guerra tra Cuneo e Saluzzo, guerra che durò - si racconta - trent'anni, uno per ogni forma di formaggio contesa. Cinque secoli più tardi un decreto di Vittorio Amedeo II di Savoia ordinerà "la regalità di rubbi nove di formaggio" e nell'Ottocento il Castelmagno comparirà nei menù dei più prestigiosi ristoranti d'Europa.
Le due grandi guerre con il conseguente spopolamento delle valli, ne misero in pericolo la produzione, che fortunatamente è ricresciuta negli ultimi decenni, fino a raggiungere la denominazione d'origine protetta nel 1996, sancendo il legame esclusivo del formaggio con i tre comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana, piccoli paesi della parte medio-alta della Valle Grana, in provincia di Cuneo.
Nasce dal latte vaccino di due mungiture successive, con piccole aggiunte di latte ovino e caprino. Al termine della lavorazione le forme vengono fatte maturare all'interno di grotte, dove alcuni praticano la foratura, come per il Gorgonzola, per favorire la diffusione delle muffe.
A quanto si dice, il gusto inconfondibile deriverebbe da una particolare erba ("evax" o "eves"), propria della zona di produzione.Si presenta con una crosta liscia, paglierina, quando è giovane, rugosa, dura, marrone, quando è stagionato. La pasta è semidura, di colore bianco perlaceo, con la maturazione si screzia di venature blu - verdastre. Le forme hanno un diametro di 15-20 cm e pesano 2-7 kg.
[ fonte testo www.piemondo.it ]
INGREDIENTI: per 4 persone
500 g di spinaci
300 g di patate
6 cipollotti (oppure 4 porri piccoli)
1 dl di olio d'oliva extravergine
1 cucchiaio di zucchero
3 cucchiai di vino bianco secco
10 pomodorini secchi sott'olio
200 gr. di Castelmagno D.O.P.
1/2 bicchiere di latte
sale e pepe
PREPARAZIONE:
Pulire gli spinaci e lavarli accuratamente; sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a pezzi.
Pulire i cipollotti, privandoli delle radici e della parte verde più dura, lavarli e tritarne 2 finemente; farli appassire in un tegame con un poco d'olio senza lasciarli colorire, aggiungere le patate e gli spinaci e rosolarli per qualche minuto. Versare il vino bianco e farlo evaporare; aggiungere 1,5 litri d'acqua, un pizzico di sale e pepe, lo zucchero e cuocere per circa 20 minuti; passare il composto al passaverdura (oppure frullarlo).
Fare sciogliere a bagnomaria il formaggio Castelmagno con il latte e tagliare a filettini i pomodori secchi.
Distribuire la vellutata di spinaci nei singoli piatti di portata, versare al centro due cucchiai di crema di Castelmagno e adagiarvi sopra i filetti di pomodori secchi e i semi di sesamo precedentemente tostati.
Partecipo con questa ricetta alla raccolta
"SEGNI PARTICOLARI: DOP"
ideata da Genny di Al cibo commestibile
in collaborazione con
La compagnia del cavatappi
Ho arricchito la ricetta con una crema di Castelmagno D.O.P. che mi affascina sempre per il suo sapore inconfondibile; forse io amando in particolar modo i formaggi a latte ovino e caprino, trovo che questo formaggio, che mischia tre tipologie di latte nella sua preparazione, sia straordinario. Con il suo profumo intenso e avvolgente mi cattura il palato e, in questa vellutata, affondando nella dolcezza e delicatezza della crema di spinaci e patate, mi ha sorpreso ad ogni cucchiaiata.
Il tocco finale per questa ricetta è dato dal sapore sapido dei filetti di pomodori secchi e dalla nota croccante dei semi di sesamo tostati sparsi sopra la vellutata.
Castelmagno D.O.P. ... formaggio dalle origini leggendarie
E' tra i migliori prodotti caseari del Piemonte, un mito per gli estimatori, appartiene alla famiglia degli erborinati e prende il nome dal comune di Castelmagno, dove si produce da tempi antichissimi.
Le sue stesse origini sono avvolte nella leggenda, prima fra tutte quella legata al nome, che potrebbe derivargli dal santuario di San Magno, costruito in memoria di un soldato romano martirizzato sulle montagne circostanti, oppure dall'imperatore Carlo Magno, grande estimatore. In realtà le prime forme vennero prodotte nel XII secolo, mentre una sentenza del 1277 stabilì che il marchese di Saluzzo ne ricevesse in pagamento di un canone annuale.
Sempre nel 1200 il possesso di alcune forme di Castelmagno fu pretesto per una guerra tra Cuneo e Saluzzo, guerra che durò - si racconta - trent'anni, uno per ogni forma di formaggio contesa. Cinque secoli più tardi un decreto di Vittorio Amedeo II di Savoia ordinerà "la regalità di rubbi nove di formaggio" e nell'Ottocento il Castelmagno comparirà nei menù dei più prestigiosi ristoranti d'Europa.
Le due grandi guerre con il conseguente spopolamento delle valli, ne misero in pericolo la produzione, che fortunatamente è ricresciuta negli ultimi decenni, fino a raggiungere la denominazione d'origine protetta nel 1996, sancendo il legame esclusivo del formaggio con i tre comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana, piccoli paesi della parte medio-alta della Valle Grana, in provincia di Cuneo.
Nasce dal latte vaccino di due mungiture successive, con piccole aggiunte di latte ovino e caprino. Al termine della lavorazione le forme vengono fatte maturare all'interno di grotte, dove alcuni praticano la foratura, come per il Gorgonzola, per favorire la diffusione delle muffe.
A quanto si dice, il gusto inconfondibile deriverebbe da una particolare erba ("evax" o "eves"), propria della zona di produzione.Si presenta con una crosta liscia, paglierina, quando è giovane, rugosa, dura, marrone, quando è stagionato. La pasta è semidura, di colore bianco perlaceo, con la maturazione si screzia di venature blu - verdastre. Le forme hanno un diametro di 15-20 cm e pesano 2-7 kg.
[ fonte testo www.piemondo.it ]
INGREDIENTI: per 4 persone
500 g di spinaci
300 g di patate
6 cipollotti (oppure 4 porri piccoli)
1 dl di olio d'oliva extravergine
1 cucchiaio di zucchero
3 cucchiai di vino bianco secco
10 pomodorini secchi sott'olio
200 gr. di Castelmagno D.O.P.
1/2 bicchiere di latte
sale e pepe
PREPARAZIONE:
Pulire gli spinaci e lavarli accuratamente; sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a pezzi.
Pulire i cipollotti, privandoli delle radici e della parte verde più dura, lavarli e tritarne 2 finemente; farli appassire in un tegame con un poco d'olio senza lasciarli colorire, aggiungere le patate e gli spinaci e rosolarli per qualche minuto. Versare il vino bianco e farlo evaporare; aggiungere 1,5 litri d'acqua, un pizzico di sale e pepe, lo zucchero e cuocere per circa 20 minuti; passare il composto al passaverdura (oppure frullarlo).
Fare sciogliere a bagnomaria il formaggio Castelmagno con il latte e tagliare a filettini i pomodori secchi.
Distribuire la vellutata di spinaci nei singoli piatti di portata, versare al centro due cucchiai di crema di Castelmagno e adagiarvi sopra i filetti di pomodori secchi e i semi di sesamo precedentemente tostati.
Partecipo con questa ricetta alla raccolta
"SEGNI PARTICOLARI: DOP"
ideata da Genny di Al cibo commestibile
in collaborazione con
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