Eccomi di ritorno da un fine settimana all'insegna della degustazione.
Ho gustato con gli occhi e con la bocca, mi sono divertita un sacco, il tempo ha retto benissimo e io finalmente mi sono sbizzarrita con
il mio nuovo giocattolino. Non potevo proprio chiedere di meglio!
La "scusante" di questo weekend era di tornare alla manifestazione che mi ha fatto conoscere
lei l'anno scorso. Mi è talmente piaciuto
NovemberPorc, che quest'anno abbiamo pensato di portare due nostri cari amici,
Fede e Matteo... buoni palati come noi! :)
Siamo partiti sabato dopo pranzo e nel pomeriggio abbiamo girellato per
Parma, ammirando le bellezze artistiche e assaporando la vitalità dei suoi cittadini.
il Teatro Regio
Basilica di Santa Maria della Steccata
Il palazzo del Governatore con l'orologio solare e le meridiane
Il Battistero
Il Duomo
Uno piccolo neo... in centro città non abbiamo trovato un bar che fosse "degno" per prendere un aperitivo. Ci siamo quindi diretti verso
San Secondo Parmense (destinazione del nostro pernottamento) e fermati in un bar del paese per brindare all'inizio della nostra serata.
Abbiamo scelto di cenare alla
Locanda Leon D'Oro di Zibello, attirati dal menù proposto proprio per la manifestazione NovemberPorc, ma una volta aperto il menù i nostri occhi sono stati catturati dal menù degustazione che per lo stesso prezzo (35 euro) offriva dei piatti più adatti ai nostri gusti.
Siamo partiti con un misto di salumi locali, tra i quali sua maestà il Culatello, verdure in agrodolce, lardo, polenta fritta e “grass pist”. Beviamo su consiglio della cameriera un Fortana, dolce e frizzantino.
Tre primi piatti: delicatissimi tortelli di erbette e ricotta, chicche del nonno (piccoli gnocchetti agli spinaci con sugo di pomodoro), pisarei e fasoi (una specie di pasta e fagioli ma molto densa). Accompagnamo con una bottiglia di Gutturnio dei colli piacentini, che a noi donne non convince del tutto, ci sembra abbia un odore di frutta rancida... mah...
Tre secondi: fettine di petto d'anatra marinate, insalata di cappone, guancialino di manzo all'aceto balsamico (questo era meraviglioso!).
Potevamo poi farci mancare del saporito Parmigiano con gocce di Aceto Balsamico
Tradizionale di Modena invecchiato 25 anni? assolutamente no!
Chiudiamo in bellezza con una coppetta di Malvasia Passita Vigna del Volta ad accompagnare un vassoio con tanti biscottini-pasticcini.
Dobbiamo ammettere che finire tutte le portate è stata un'ardua impresa, ma certamente non siamo rimasti delusi.
A pancia piena e con gli occhi che per la digestione si chiudevano da soli, siamo andati a nanna al
Relais Galù, un casale ristrutturato immerso nella campagna dove si trova un ristorante con locanda davvero carino ed accogliente. In questo posto il buon gusto dei proprietari ci ha davvero conquistati.
Bellissime e confortevoli le camere, arredate con mobili d'epoca e ottima la colazione con marmellate, succhi e yogurt, tutto di produzione locale.
Se ci sarà una prossima volta al Galù, non vogliamo farci mancare l'assaggio della cucina che, a quanto sembra, merita davvero.
Ma ragazzi rendetevi conto che sono arrivata a raccontare solo il sabato... domani vi farò il resoconto della nostra domenica al
NovemberPorc di
Polesine Parmense!