So che è da un po' di giorni che non pubblico niente, ma sono stata "travolta" dall'influenza . Adesso che la febbre è passata mi è rimasta un tosse davvero cattiva che non accenna a diminuire.
Per non abbandonare totalmente il mio amato blog, ho spulciato tra qualche foto in archivio ed ho scoperto che non avevo ancora pubblicato questa mia ... soddisfazione!
A settembre infatti avevo provato a fare per la prima volta i garganelli fatti in casa. Purtroppo non ho ancora gli attrezzi perfetti per la realizzazione; pettine e bastoncino sono stati infatti sostituiti da un riga gnocchi e da un manico di mestolo in legno.
Ho fatto una dose di soli 100 gr di farina e 1 uovo, tanto per provare e il risultato è stato più che soddisfacente. Se qualcuno volesse cimentarsi nell'impresa, che devo dire prevede molta pazienza, almeno fino a quando non ci si prende la mano, vi rimando a questo post che spiega con tutti i crismi come prepararli. D'altronde Luvi è una maestra in questo campo!
Ed ecco i miei garganelli...
Volete un'idea per il condimento? Garganelli con salmone, broccoli e ricotta
domenica 28 novembre 2010
lunedì 22 novembre 2010
Crostata di sfoglia con broccoli, toma e bresaola
Questa ricetta stava lì da un po' in attesa di essere postata.
Niente di nuovo, ma in questo periodo il tempo di cucinare qualcosa di innovativo e creativo è davvero poco. Anche adesso, mentre scrivo mi chiedo se ne valga la pena di postare questa torta salata che tutti praticamente penso sappiano fare senza problemi. :(
Vabbè... io sono stanca e ho tanta voglia di fare la nanna quindi, se vi può interessare, metto qui sotto la ricettina.
In attesa di qualcosa di meglio... spero presto... Buonanotte!!! :)
INGREDIENTI:
1 confezione di pasta sfoglia (meglio se rettangolare)
400 gr di broccoli
150 gr di bresaola tagliata spessa
150 gr di toma piemontese
50 gr di parmigiano grattugiato
qualche cucchiaio di latte
1 uovo
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Sbollentate in acqua salata i broccoli divisi in cimette. Scolateli dopo 5 minuti e tuffateli in acqua fredda per mantenere il colore ben verde. Ripassate le cimette di broccolo in padella per qualche minuto con un un po' di olio e uno spicchio d'aglio in camicia.
Rivestite una tortiera a forma rettangolare con la pasta sfoglia, punzecchiate il fondo con una forchetta e tagliate i brodi in avanzo. Con i ritagli fate delle striscioline che userete per decorare la superficie della "crostata".
Tagliate a piccoli dadini la toma e la bresaola. Distribuite sul fondo della tortiera le cimette di broccolo. Aggiungete anche il formaggio e la bresaola.
Sbattete in una ciotola l'uovo con qualche cucchiaio di latte e unitevi il parmigiano. Versate il composto sugli altri ingredienti distribuendolo in modo uniforme.
Decorate la superficie della crostata incrociando le strisce di sfoglia.
Cuocete in forno a 200°C per una trentina di minuti, finche il ripieno sia ben rappreso e la crostata diventi dorata in superficie.
Niente di nuovo, ma in questo periodo il tempo di cucinare qualcosa di innovativo e creativo è davvero poco. Anche adesso, mentre scrivo mi chiedo se ne valga la pena di postare questa torta salata che tutti praticamente penso sappiano fare senza problemi. :(
Vabbè... io sono stanca e ho tanta voglia di fare la nanna quindi, se vi può interessare, metto qui sotto la ricettina.
In attesa di qualcosa di meglio... spero presto... Buonanotte!!! :)
INGREDIENTI:
1 confezione di pasta sfoglia (meglio se rettangolare)
400 gr di broccoli
150 gr di bresaola tagliata spessa
150 gr di toma piemontese
50 gr di parmigiano grattugiato
qualche cucchiaio di latte
1 uovo
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale q.b.
PREPARAZIONE:
Sbollentate in acqua salata i broccoli divisi in cimette. Scolateli dopo 5 minuti e tuffateli in acqua fredda per mantenere il colore ben verde. Ripassate le cimette di broccolo in padella per qualche minuto con un un po' di olio e uno spicchio d'aglio in camicia.
Rivestite una tortiera a forma rettangolare con la pasta sfoglia, punzecchiate il fondo con una forchetta e tagliate i brodi in avanzo. Con i ritagli fate delle striscioline che userete per decorare la superficie della "crostata".
Tagliate a piccoli dadini la toma e la bresaola. Distribuite sul fondo della tortiera le cimette di broccolo. Aggiungete anche il formaggio e la bresaola.
Sbattete in una ciotola l'uovo con qualche cucchiaio di latte e unitevi il parmigiano. Versate il composto sugli altri ingredienti distribuendolo in modo uniforme.
Decorate la superficie della crostata incrociando le strisce di sfoglia.
Cuocete in forno a 200°C per una trentina di minuti, finche il ripieno sia ben rappreso e la crostata diventi dorata in superficie.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Veronica Torta salata... I love You
Etichette:
ANTIPASTO,
BRESAOLA,
BROCCOLI,
FORMAGGIO,
PASTA SFOGLIA,
TOMA,
TORTA SALATA
giovedì 18 novembre 2010
Torrette di mela e mandorle
Questo è un dolce di quelli "easy & speedy" ... per parlare in inglese che a quanto pare fa figo! :)
La realizzazione infatti non occupa molto tempo, ma ha il suo bell'effetto visivo e direi anche di ottimo sapore. L'abbinamento degli ingredienti è un classico, mele e cannella, mandorle e cioccolato, ma trovo originale il modo in cui sono riuscita a combinarli.
Un dessert nato per caso, come molte delle ricette che propongo in questo blog, che non mancherò di proporre ai miei ospiti perché l'ho trovato semplice, delicato e delizioso. Spero piacerà anche a voi!
INGREDIENTI: 2 porzioni
100 gr di mandorle spellate
1 mela pink lady (o red delicious)
150 gr di pan di spagna già pronto
100 gr di panna fresca
1 cucchiaino di zucchero a velo vanigliato
20 gr di burro
2 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiai di liquore alla cannella
(potete usare del rum mescolato con 1/2 cucchiaino di cannella in polvere)
cioccolato fondente q.b.
PREPARAZIONE:
Fate tostare le mandorle in forno. Riducetele in granella tenendone da parte qualcuna intera che servirà per decorazione.
Detorsolate la mela (lavata ma non sbucciata) e tagliatene 8 fettine sottili (3 mm di spessore circa). Fate sciogliere il burro in una padella unitevi le fettine di mela e cospargetele con lo zucchero di canna. Rivoltatele dopo due minuti e lasciatele cuocere altri due minuti, spegnete e lasciate raffreddare.
La restante mela tagliatela a piccoli cubetti e fateli caramellare in padella con l'altro cucchiaio di zucchero e il liquore alla cannella. Lasciate raffreddare anche questi.
Montate leggermente la panna con lo zucchero a velo e mescolatevi quasi tutta la granella di mandorle (dovete tenerne da parte circa un cucchiaio).
Con un tagliapasta circolare ricavate 4 dischi dal pan di spagna che avrete tagliato precedentemente allo spessore di circa 1 cm (i dischi dovranno essere più o meno della grandezza delle fette di mela).
Prendete un piatto piano. Disponete al centro una fetta di mela e appoggiatevi sopra un disco di pan di spagna. Distribuite sopra il pan di spagna un cucchiaio del composto di panna e mandorle. Continuate con una fetta di mela, altro pan di spagna, altra panna. Chiudete con mela, panna e mela.
Distribuite tutto attorno alla torretta un po' della dadolata di mele. Guarnite con qualche mandorla intera e un po' di granella. Date il tocco finale grattugiando a scaglie il cioccolato fondente sopra tutto il dessert. Servite.
Etichette:
ACQUA DOLCE,
CANNELLA,
CIOCCOLATO,
DESSERT,
MANDORLE,
MELE,
PAN DI SPAGNA,
PANNA
mercoledì 17 novembre 2010
NovemberPorc a Polesine Parmense
sottotitolo:
I 4 PORCELLINI
Vi avevo promesso la seconda parte, ed eccola qui. Come già raccontato nel post precedente abbiamo trascorso un weekend gastronomico nella provincia di Parma, per poter partecipare all'edizione 2010 di NovemberPorc a Polesine Parmense.
Domenica mattina dopo una ricca colazione, abbiamo deciso di dirigerci verso Fontanellato, altro comune della cosiddetta Bassa Parmense, per vedere soprattutto la Rocca Sanvitale, un’imponente fortezza eretta nel XIV secolo.
Sorge proprio nel borgo storico della cittadina ed è circondata da un ampio fossato. Nelle vie tutto intorno alla rocca c'era un bel mercatino di prodotti tipici della zona.
Ed ora è arrivato proprio il momento di immergerci nell'atmosfera del NovemberPorc!
Devo dire che dopo aver visto l'anno scorso l'edizione a Zibello, mi sentivo già a casa. A Polesine questa manifestazione è, se possibile, ancora più ricca e ha visto la partecipazione di tantissima gente.
Potrei raccontarvi ogni momento di questa giornata, ma devo dire che alcuni attimi li ricordo come avvolti da una leggera foschia, quella bella sensazione di mente vuota e spensierata... complice l'allegria, complice qualche bicchiere di buon Lambrusco ... beh, al NovemberPorc anche quest'anno la nebbia c'era! :))
I 4 PORCELLINI
Vi avevo promesso la seconda parte, ed eccola qui. Come già raccontato nel post precedente abbiamo trascorso un weekend gastronomico nella provincia di Parma, per poter partecipare all'edizione 2010 di NovemberPorc a Polesine Parmense.
Domenica mattina dopo una ricca colazione, abbiamo deciso di dirigerci verso Fontanellato, altro comune della cosiddetta Bassa Parmense, per vedere soprattutto la Rocca Sanvitale, un’imponente fortezza eretta nel XIV secolo.
Sorge proprio nel borgo storico della cittadina ed è circondata da un ampio fossato. Nelle vie tutto intorno alla rocca c'era un bel mercatino di prodotti tipici della zona.
Rocca Sanvitale
Alcuni caratteristici scorci del borgo antico
Il mercatino
[altre foto QUI]
Ed ora è arrivato proprio il momento di immergerci nell'atmosfera del NovemberPorc!
Devo dire che dopo aver visto l'anno scorso l'edizione a Zibello, mi sentivo già a casa. A Polesine questa manifestazione è, se possibile, ancora più ricca e ha visto la partecipazione di tantissima gente.
Potrei raccontarvi ogni momento di questa giornata, ma devo dire che alcuni attimi li ricordo come avvolti da una leggera foschia, quella bella sensazione di mente vuota e spensierata... complice l'allegria, complice qualche bicchiere di buon Lambrusco ... beh, al NovemberPorc anche quest'anno la nebbia c'era! :))
Ore 11.30
"La porchetta è già finita!?!?!?"
"Ma noooo, guarda che più avanti ce n'é una Pistoiese strepitosa... gnam"
"Che arte e che pazienza!"
"Glielo dici tu che c'è una macchina che in meno di un minuto fa un cesto?" :))
"Che ne dite dopo il panino e porchetta per star leggeri ci facciamo il Gran Bollito?"
"Il ristorante offre vista panoramica sul Po e musica dal vivo... col grugno e con le orecchie!" :)
"A là cudeghì!"
"Dopo tre volte che ci passiamo davanti, io vado a vedere se mi fanno fare un assaggio."
Tutti li abbiamo provati ... alla faccia dell'assaggio!
(però abbiamo anche comprato eh!)
(però abbiamo anche comprato eh!)
"Preti? ma quelli con la tonaca?"
"No questi sono più buoni!"
Ed infine ecco come mi sentivo domenica sera tornando a casa!
lunedì 15 novembre 2010
Un weekend "godereccio" nel Parmense ... parte prima
Eccomi di ritorno da un fine settimana all'insegna della degustazione.
Ho gustato con gli occhi e con la bocca, mi sono divertita un sacco, il tempo ha retto benissimo e io finalmente mi sono sbizzarrita con il mio nuovo giocattolino. Non potevo proprio chiedere di meglio!
La "scusante" di questo weekend era di tornare alla manifestazione che mi ha fatto conoscere lei l'anno scorso. Mi è talmente piaciuto NovemberPorc, che quest'anno abbiamo pensato di portare due nostri cari amici, Fede e Matteo... buoni palati come noi! :)
Siamo partiti sabato dopo pranzo e nel pomeriggio abbiamo girellato per Parma, ammirando le bellezze artistiche e assaporando la vitalità dei suoi cittadini.
Uno piccolo neo... in centro città non abbiamo trovato un bar che fosse "degno" per prendere un aperitivo. Ci siamo quindi diretti verso San Secondo Parmense (destinazione del nostro pernottamento) e fermati in un bar del paese per brindare all'inizio della nostra serata.
Abbiamo scelto di cenare alla Locanda Leon D'Oro di Zibello, attirati dal menù proposto proprio per la manifestazione NovemberPorc, ma una volta aperto il menù i nostri occhi sono stati catturati dal menù degustazione che per lo stesso prezzo (35 euro) offriva dei piatti più adatti ai nostri gusti.
Siamo partiti con un misto di salumi locali, tra i quali sua maestà il Culatello, verdure in agrodolce, lardo, polenta fritta e “grass pist”. Beviamo su consiglio della cameriera un Fortana, dolce e frizzantino.
Tre primi piatti: delicatissimi tortelli di erbette e ricotta, chicche del nonno (piccoli gnocchetti agli spinaci con sugo di pomodoro), pisarei e fasoi (una specie di pasta e fagioli ma molto densa). Accompagnamo con una bottiglia di Gutturnio dei colli piacentini, che a noi donne non convince del tutto, ci sembra abbia un odore di frutta rancida... mah...
Tre secondi: fettine di petto d'anatra marinate, insalata di cappone, guancialino di manzo all'aceto balsamico (questo era meraviglioso!).
Potevamo poi farci mancare del saporito Parmigiano con gocce di Aceto Balsamico
Tradizionale di Modena invecchiato 25 anni? assolutamente no!
Chiudiamo in bellezza con una coppetta di Malvasia Passita Vigna del Volta ad accompagnare un vassoio con tanti biscottini-pasticcini.
Dobbiamo ammettere che finire tutte le portate è stata un'ardua impresa, ma certamente non siamo rimasti delusi.
A pancia piena e con gli occhi che per la digestione si chiudevano da soli, siamo andati a nanna al Relais Galù, un casale ristrutturato immerso nella campagna dove si trova un ristorante con locanda davvero carino ed accogliente. In questo posto il buon gusto dei proprietari ci ha davvero conquistati.
Bellissime e confortevoli le camere, arredate con mobili d'epoca e ottima la colazione con marmellate, succhi e yogurt, tutto di produzione locale.
Se ci sarà una prossima volta al Galù, non vogliamo farci mancare l'assaggio della cucina che, a quanto sembra, merita davvero.
Ma ragazzi rendetevi conto che sono arrivata a raccontare solo il sabato... domani vi farò il resoconto della nostra domenica al NovemberPorc di Polesine Parmense!
Ho gustato con gli occhi e con la bocca, mi sono divertita un sacco, il tempo ha retto benissimo e io finalmente mi sono sbizzarrita con il mio nuovo giocattolino. Non potevo proprio chiedere di meglio!
La "scusante" di questo weekend era di tornare alla manifestazione che mi ha fatto conoscere lei l'anno scorso. Mi è talmente piaciuto NovemberPorc, che quest'anno abbiamo pensato di portare due nostri cari amici, Fede e Matteo... buoni palati come noi! :)
Siamo partiti sabato dopo pranzo e nel pomeriggio abbiamo girellato per Parma, ammirando le bellezze artistiche e assaporando la vitalità dei suoi cittadini.
il Teatro Regio
Basilica di Santa Maria della Steccata
Il palazzo del Governatore con l'orologio solare e le meridiane
Il Battistero
Il Duomo
[altre foto QUI]
Uno piccolo neo... in centro città non abbiamo trovato un bar che fosse "degno" per prendere un aperitivo. Ci siamo quindi diretti verso San Secondo Parmense (destinazione del nostro pernottamento) e fermati in un bar del paese per brindare all'inizio della nostra serata.
Abbiamo scelto di cenare alla Locanda Leon D'Oro di Zibello, attirati dal menù proposto proprio per la manifestazione NovemberPorc, ma una volta aperto il menù i nostri occhi sono stati catturati dal menù degustazione che per lo stesso prezzo (35 euro) offriva dei piatti più adatti ai nostri gusti.
Siamo partiti con un misto di salumi locali, tra i quali sua maestà il Culatello, verdure in agrodolce, lardo, polenta fritta e “grass pist”. Beviamo su consiglio della cameriera un Fortana, dolce e frizzantino.
Tre primi piatti: delicatissimi tortelli di erbette e ricotta, chicche del nonno (piccoli gnocchetti agli spinaci con sugo di pomodoro), pisarei e fasoi (una specie di pasta e fagioli ma molto densa). Accompagnamo con una bottiglia di Gutturnio dei colli piacentini, che a noi donne non convince del tutto, ci sembra abbia un odore di frutta rancida... mah...
Tre secondi: fettine di petto d'anatra marinate, insalata di cappone, guancialino di manzo all'aceto balsamico (questo era meraviglioso!).
Potevamo poi farci mancare del saporito Parmigiano con gocce di Aceto Balsamico
Tradizionale di Modena invecchiato 25 anni? assolutamente no!
Chiudiamo in bellezza con una coppetta di Malvasia Passita Vigna del Volta ad accompagnare un vassoio con tanti biscottini-pasticcini.
Dobbiamo ammettere che finire tutte le portate è stata un'ardua impresa, ma certamente non siamo rimasti delusi.
A pancia piena e con gli occhi che per la digestione si chiudevano da soli, siamo andati a nanna al Relais Galù, un casale ristrutturato immerso nella campagna dove si trova un ristorante con locanda davvero carino ed accogliente. In questo posto il buon gusto dei proprietari ci ha davvero conquistati.
Bellissime e confortevoli le camere, arredate con mobili d'epoca e ottima la colazione con marmellate, succhi e yogurt, tutto di produzione locale.
Se ci sarà una prossima volta al Galù, non vogliamo farci mancare l'assaggio della cucina che, a quanto sembra, merita davvero.
Ma ragazzi rendetevi conto che sono arrivata a raccontare solo il sabato... domani vi farò il resoconto della nostra domenica al NovemberPorc di Polesine Parmense!
Etichette:
DEGUSTAZIONE,
NOVEMBER PORC,
PARMA,
VIAGGI
mercoledì 10 novembre 2010
Tagliatelle con finocchi, porcini e culatello
Amo tutto ciò che soprende. Non mi piacciono le cose banali e sciape.
Pensate solo ad esempio nel cibo: riuscireste a fare un intero pasto, dall'antipasto al dolce, mangiando sempre la stessa pietanza senza ad un certo punto sentire un senso di nausea? Oppure mangereste un piatto insipido, senza profumo e senza colore?
Io adoro quando ad ogni boccone scopro un ingrediente inaspettato, quando scopro che quel mix di sapori mi stupisce e mi fa venire voglia di sperimentarlo un'altra volta, magari cambiando solo le dosi in modo che il risultato sia completamente differente. Insomma amo tutto ciò che è diverso ed originale!
Pensate ora al mondo che vi circonda. Immaginate che tutte le persone che conoscete siano uguali tra di loro, come replicanti, tutti con lo stesso carattere (magari insopportabile).
Magari tutti sportivi?!?! Oddio e io che sono pigra vorrei invece tanto starmene in completo relax sul divano senza che nessuno mi rompa le scatole per fare ogni giorno una maratona.
Oppure tutti comici? Nooooo, stasera avevo proprio voglia di vedere un filmone drammatico e strappalacrime.
W la diversità che fa stupendo questo mondo. Non dimentichiamolo MAI!!!
Ecco quindi la mia proposta per sostenere questa iniziativa.
Ho pensato di "giocare" anche con il titolo di questa ricetta, che è nata per caso semplicemente abbinando degli ingredienti inaspettati... come piace a me! :)) Spero che piaccia anche a voi e che faccia riflettere chi non la pensa esattamente come noi, che oggi siamo in tanti a far sentire il nostro disappunto con questa "ironica, corale e rumorosa manifestazione di indignazione".
INGREDIENTI: 2 porzioni
140 gr di tagliatelle di grano duro
1/2 finocchio
80 gr di porcini surgelati
60 gr di culatello tagliato spesso
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliate il culatello a piccoli cubetti e rosolatelo in padella con due cucchiai di olio. Lavate i finocchi, tagliateli a fettine sottili, aggiungeteli nella padella e fateli brasare a fuoco dolce.
Dopo circa 10 minuti unite anche i funghi surgelati, regolate di sale e fate cuocere aggiungendo qualche cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta.
Scolate le tagliatelle al dente e fatele saltare nella padella del condimento aggiungendo una macinata di pepe.
Servite decorando e profumando il piatto con barbe di finocchio sminuzzato.
Pensate solo ad esempio nel cibo: riuscireste a fare un intero pasto, dall'antipasto al dolce, mangiando sempre la stessa pietanza senza ad un certo punto sentire un senso di nausea? Oppure mangereste un piatto insipido, senza profumo e senza colore?
Io adoro quando ad ogni boccone scopro un ingrediente inaspettato, quando scopro che quel mix di sapori mi stupisce e mi fa venire voglia di sperimentarlo un'altra volta, magari cambiando solo le dosi in modo che il risultato sia completamente differente. Insomma amo tutto ciò che è diverso ed originale!
Pensate ora al mondo che vi circonda. Immaginate che tutte le persone che conoscete siano uguali tra di loro, come replicanti, tutti con lo stesso carattere (magari insopportabile).
Magari tutti sportivi?!?! Oddio e io che sono pigra vorrei invece tanto starmene in completo relax sul divano senza che nessuno mi rompa le scatole per fare ogni giorno una maratona.
Oppure tutti comici? Nooooo, stasera avevo proprio voglia di vedere un filmone drammatico e strappalacrime.
W la diversità che fa stupendo questo mondo. Non dimentichiamolo MAI!!!
Ecco quindi la mia proposta per sostenere questa iniziativa.
Ho pensato di "giocare" anche con il titolo di questa ricetta, che è nata per caso semplicemente abbinando degli ingredienti inaspettati... come piace a me! :)) Spero che piaccia anche a voi e che faccia riflettere chi non la pensa esattamente come noi, che oggi siamo in tanti a far sentire il nostro disappunto con questa "ironica, corale e rumorosa manifestazione di indignazione".
Tagliatelle con finocchi, porcini e culatello
INGREDIENTI: 2 porzioni
140 gr di tagliatelle di grano duro
1/2 finocchio
80 gr di porcini surgelati
60 gr di culatello tagliato spesso
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Tagliate il culatello a piccoli cubetti e rosolatelo in padella con due cucchiai di olio. Lavate i finocchi, tagliateli a fettine sottili, aggiungeteli nella padella e fateli brasare a fuoco dolce.
Dopo circa 10 minuti unite anche i funghi surgelati, regolate di sale e fate cuocere aggiungendo qualche cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta.
Scolate le tagliatelle al dente e fatele saltare nella padella del condimento aggiungendo una macinata di pepe.
Servite decorando e profumando il piatto con barbe di finocchio sminuzzato.
[PS: queste sono le mie prime food-foto con la reflex]
Etichette:
CULATELLO,
FINOCCHIO,
FUNGHI,
PASTA,
PORCINI,
PRIMO PIATTO,
TAGLIATELLE
domenica 7 novembre 2010
Autunno in giallo
Chi mi segue su FB o su Flickr sa che in questi giorni ho ricevuto un graditissimo regalo: una nuova macchina fotografica Canon Eos 500D.
Ebbene sì, ho finalmente tra le grinfie una reflex digitale!!!
Sto incominciando a provare a capirci qualcosa e vedo che non è affatto semplice, ma non mi lascerò sicuramente scoraggiare.... mi diverto troppo!
Qui sotto metto alcuni dei pochi scatti che ho fatto ieri nei paraggi di casa (insomma tra giardino e orto). Oggi diluvio universale quindi niente foto.... uscirà un briciolo di sole il prossimo week-end in modo che possa rifarmi?
Intanto scatto compulsivamente in casa, mirando a qualsiasi oggetto (inanimato o non :) che mi passi davanti: soprammobili, marito, fiori, bicchieri, broccoli, mele, lampade, ecc.
Va beh... vi terrò aggiornati sui miglioramenti. Intanto ecco a voi... l'autunno tutto giallo!
Ebbene sì, ho finalmente tra le grinfie una reflex digitale!!!
Sto incominciando a provare a capirci qualcosa e vedo che non è affatto semplice, ma non mi lascerò sicuramente scoraggiare.... mi diverto troppo!
Qui sotto metto alcuni dei pochi scatti che ho fatto ieri nei paraggi di casa (insomma tra giardino e orto). Oggi diluvio universale quindi niente foto.... uscirà un briciolo di sole il prossimo week-end in modo che possa rifarmi?
Intanto scatto compulsivamente in casa, mirando a qualsiasi oggetto (inanimato o non :) che mi passi davanti: soprammobili, marito, fiori, bicchieri, broccoli, mele, lampade, ecc.
Va beh... vi terrò aggiornati sui miglioramenti. Intanto ecco a voi... l'autunno tutto giallo!
Etichette:
CANON,
FOTOGRAFIA
mercoledì 3 novembre 2010
Sarde verdi e profumate
Come rendere gustose e un po' speciali delle semplicissime ma buonissime e freschissime sarde?
Non serve niente di complicato, solo qualche erba aromatica e un po' di pane raffermo. Ecco come le ho cucinate qualche giorno fà ... spazzolando poi completamente tutta la teglia. :)
INGREDIENTI: per 2 persone
500 gr di sarde
2 fette di pane raffermo senza crosta
un ciuffo di prezzemolo
qualche foglia di salvia
un rametto di rosmarino
succo di 1 limone
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Staccate la testa alle sarde e tiratela infilando la punta di un dito dentro il pancino per eviscerarle.
Sciacquatele velocemente sotto l'acqua fresca e lasciatele in un colapasta a sgrondare per bene.
Nel frattempo preparate la panatura: mettete nel mixer il pane raffermo tagliato a pezzetti, le erbe aromatiche lavate ed asciugate (togliendo il rametto centrale e più legnoso del rosmarino).
Unite 4 cucchiai di olio, un pizzico di sale e di pepe e frullate fino ad ottenere una panatura omogenea ma non troppo fine. Se la panatura vi sembra troppo asciutta unite ancora un goccio di olio.
Disponete a questo punto le sarde in una teglia da forno leggermente oliata, spremete il limone sulla superficie del pesce e distribuitevi sopra la panatura.
Infornate per 10 minuti a 180°C.
Non serve niente di complicato, solo qualche erba aromatica e un po' di pane raffermo. Ecco come le ho cucinate qualche giorno fà ... spazzolando poi completamente tutta la teglia. :)
INGREDIENTI: per 2 persone
500 gr di sarde
2 fette di pane raffermo senza crosta
un ciuffo di prezzemolo
qualche foglia di salvia
un rametto di rosmarino
succo di 1 limone
olio extravergine d'oliva
sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE:
Staccate la testa alle sarde e tiratela infilando la punta di un dito dentro il pancino per eviscerarle.
Sciacquatele velocemente sotto l'acqua fresca e lasciatele in un colapasta a sgrondare per bene.
Nel frattempo preparate la panatura: mettete nel mixer il pane raffermo tagliato a pezzetti, le erbe aromatiche lavate ed asciugate (togliendo il rametto centrale e più legnoso del rosmarino).
Unite 4 cucchiai di olio, un pizzico di sale e di pepe e frullate fino ad ottenere una panatura omogenea ma non troppo fine. Se la panatura vi sembra troppo asciutta unite ancora un goccio di olio.
Disponete a questo punto le sarde in una teglia da forno leggermente oliata, spremete il limone sulla superficie del pesce e distribuitevi sopra la panatura.
Infornate per 10 minuti a 180°C.
Etichette:
ERBE AROMATICHE,
PANATURA,
PESCE,
PREZZEMOLO,
ROSMARINO,
SALVIA,
SARDE,
SECONDO PIATTO
Iscriviti a:
Post (Atom)